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18 aprile 2024

Treviso

Trevigiano adescato e ricattato da finte escort

A organizzare le estorsioni erano un uomo e una donna finiti a processo

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escort

TREVISO - Agganciavano le vittime in un sito per annunci fingendosi escort e, dopo aver ottenuto le foto in cui erano ritratti nudi, ricattavano le loro vittime.

“Paga o mandiamo le foto a tua moglie”, era la minaccia. Tra le vittime di questo ricatto anche un 60enne di Treviso - riferisce il quotidiano la Tribuna di Treviso - che ha denunciato i fatti risalenti all’autunno del 2016.

L’uomo avrebbe dovuto effettuare tre pagamenti per un totale di 3.300 euro in soli quindici giorni. Ma l’interlocutore avrebbe continuato con le minacce e a chiedere ancora soldi e a quel punto al 60enne non è rimasto che rivolgersi ai carabinieri di Treviso.

A organizzare le estorsioni sarebbero stati secondo gli inquirenti un uomo e una donna di Capaccio, di 37 e 33 anni, che sono finiti a processo con l’accusa di estorsione.

Ma ieri il giudice del tribunale di Treviso ha dichiarato la non competenza territoriale del tribunale trevigiano perché, secondo la giurisprudenza, il reato con trasferimento di somme di denaro per via elettronica, viene commesso nel luogo dove si trova il titolare della carta Poste Pay sulla quale vengono versati i soldi. E siccome nel caso specifico questo era in provincia di Salerno, il processo ora dovrà essere celebrato in tribunale a Salerno.

 



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