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21 aprile 2025

Nord-Est

Tre ragazzi scoprono in una villetta i corpi mummificati di due anziani

L'ipotesi dell'intossicazione da monossido di carbonio

| Carlo De Bastiani |

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| Carlo De Bastiani |

Tre ragazzi scoprono in una villetta i corpi mummificati di due anziani

VERONA - Una scoperta agghiacciante ha scosso la tranquilla frazione di Parona, nei pressi di Negrar, in provincia di Verona. Tre giovani esploratori di urbex, spinti dalla curiosità, hanno varcato la soglia di una villa abbandonata a Monte Ricco, trovandosi di fronte a una scena che non avrebbero mai immaginato: i corpi mummificati di Marco Steffenoni, un dentista in pensione di 75 anni, e di sua moglie Maria Teresa Nizzola, 76 anni. La coppia, che aveva scelto un'esistenza riservata e isolata, è stata trovata morta da almeno tre mesi, forse vittima di un'intossicazione da monossido di carbonio causata dal camino acceso per riscaldarsi.

La storia di Marco e Maria Teresa è quella di un isolamento volontario, una scelta che li ha portati a chiudere i rapporti con il mondo esterno, compresa la famiglia. Il fratello di Marco ha confermato che la coppia aveva deciso di "bastarsi", senza figli e senza contatti con i parenti più stretti. Questo isolamento ha reso la loro morte un evento silenzioso, passato inosservato per mesi, fino alla scoperta casuale dei tre ragazzi.

La villetta, circondata da un uliveto che faceva parte di un'azienda agricola avviata dalla coppia, era ormai in stato di abbandono, con la posta mai raccolta che accumulava nelle cassette davanti alla porta. Questo scenario ha confermato che la morte risaliva a diversi mesi prima, lasciando aperte molte domande sul loro destino.

Le indagini sono state affidate alla Questura di Verona, mentre la Procura ha disposto l'autopsia per chiarire le cause del decesso. L'ipotesi più accreditata rimane l'intossicazione da monossido di carbonio, ma solo l'autopsia potrà confermare o smentire questa teoria, aprendo forse a nuove piste investigative.

 

Una vicenda che solleva riflessioni profonde sull'isolamento sociale e sulla solitudine che può colpire chiunque, anche in un contesto apparentemente tranquillo come quello dei colli veronesi.

Inoltre, questo evento mette in luce la pratica dell'urbex, che, sebbene possa essere vista come una forma di esplorazione avventurosa, può anche portare alla scoperta di realtà nascoste e dimenticate, come nel caso della villa abbandonata di Monte Ricco. Questi giovani esploratori, pur senza volerlo, hanno svelato un mistero che altrimenti sarebbe potuto rimanere sepolto per molto tempo ancora.


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