Tragedia di Malintrada, migranti ancora in albergo
Attesa a Motta di conoscere il futuro della quindicina di migranti ospitati all'ex albergo Dalle Nogare dopo il suicidio del gestore giovedì scorso
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MOTTA DI LIVENZA - Non è ancora giunto il nulla osta per il funerale di Iulian Claudiu Diaconu, il 48enne rumeno che si è impiccato nel suo locale giovedì pomeriggio a Malintrada di Motta (nella foto).
L’uomo ha deciso di impiccarsi a causa, sembra, dei debiti di gioco. Era già stato gestore del bar Bivio in zona Maddalena a Oderzo. Poi aveva aperto l’attività della pizzeria da asporto in piazza Zornitta a Malintrada soltanto qualche giorno prima. IL contratto con il proprietario era stato firmato lo scorso 26 settembre, mentre il 29 aveva presentato in comune i documenti per l’inizio di attività della pizzeria. In un secondo momento aveva deciso di ospitare alcuni immigrati, provenienti da Ragusa, per cercare di pagare i debiti di gioco.
Ma, schiacciato da questa spada di damocle, ha deciso di farla finita. Dunque per sapere quando saranno celebrati i funerali si dovrà con tutta probabilità attendere la prossima settimana. Nel frattempo la quindicina di immigrati ospitati nell’ex albergo Dalle Nogare, proprio sopra la pizzeria, rimane a Malintrada.
Come segnalato anche ieri dall’Amministrazione comunale, non ci sono state comunicazioni al riguardo. Sulla questione venerdì il sindaco di Motta Paolo Speranzon aveva chiesto lumi in prefettura sul da farsi. Segnalando tra l’altro come poteva definirsi decaduto il contratto firmato da Diaconu e relativo alla permanenza dei profughi a Malintrada. Pertanto occorrerà ancora qualche giorno per sapere se i migranti rimarranno al loro posto o se dovranno lasciare Malintrada dopo esservi giunti nel pomeriggio di lunedì scorso.