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28 marzo 2024

Italia

Tragedia di Genova. Sale a 7 il numero delle vittime

Indagati comandante nave e pilota

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Tragedia di Genova.  Sale a 7 il numero delle vittime

GENOVA - Si aggrava il bilancio dell'incidente avvenuto ieri sera, intorno alle 23.30 nel porto di Genova, quando una nave portacontainer della flotta Messina, la Jolly Nero, si è schiantata contro Molo Giano, provocando il crollo della torre di controllo e di un'intera palazzina.

Sette sono le vittime i cui corpi sono stati tutti recuperati. Si tratta di Michele Robazza, Daniele Fratantonio, Davide Morella, Marco De Candussio, Giuseppe Tusa, Sergio Basso. Morto anche Maurizio Potenza, il pilota del porto di Genova che i soccorritori, con una telefonata ai figli, avevano in un primo momento annunciato di aver ritrovato vivo tra le macerie dopo l'incidente.

Ancora due restano i dispersi: Francesco Cetrola e Gianni Jacoviello.

Al lavoro Vigili del fuoco, Guardia Costiera, polizia, carabinieri e Gdf con sommozzatori e unità cinofile. Il corpo della quarta vittima è stato recuperato nella zona della tromba delle scale della torre dei piloti. La quinta vittima è stata trovata incastrata nella parte metallica della torre, dove erano gli uffici della sala operativa. Sesto e il settimo corpo sono stati individuati in quello che era il vano ascensore. Al momento del crollo all'interno della torre erano presenti 13 persone, di cui 10 militari della Guardia Costiera e tre civili, operatori portuali.

Per quanto riguarda la dinamica "non si è ancora in grado di definire le cause del disastro", ha spiegato il ministro per le Infrastrutture e i Trasporti Maurizio Lupi, riferendo alla Camera e spiegando che sulla vicenda sono in corso l'indagine penale e un'inchiesta tecnica condotta da esperti dell'organsmo investigativo di indagine sui sinistri marittimi, che opera alle dirette dipendenze del titolare del dicastero delle Infrastrutture e dei Traporti. "Non si possono però escludere allo stato diverse ragioni del sinistro: possibili avarie di propulsione della nave; eventuali problemi ai cavi di trazione dei rimorchiatori; eventuali difetti di accosto; velocità della manovra effettuata". Il ministro ha quindi ricordato che "le condizioni metereologiche di ieri sera erano perfette per poter svolgere in totale siocurezza le necessarie manovre". Lupi ha quindi spiegato che, "benché risulti che due rimorchiatori operassero in ausilio alla manovra della nave Jolly Nero alla quale erano collegati mediante appositi cavi di rimorchio, si deve ancora accertare se detti mezzi fossero solo disponibili sotto bordo o già collegati da cavi di rimorchio con la nave assistita".

La Jolly Nero, della flotta della 'Ignazio Messina & C', 40.594 tonnellate di stazza lorda, ha urtato Molo Giano mentre usciva dallo scalo. Era diretta a Napoli e in Medio Oriente.

Sul luogo dell'incidente il pm della procura di Genova, Walter Cotugno, e il procuratore capo di Genova, Michele Di Lecce. Al sopralluogo hanno preso parte anche il capitano della nave e l'equipaggio. La procura ha aperto un'inchiesta e la nave è stata sequestrata. ''Al momento la procura ha aperto un fascicolo a carico di ignoti per omicidio colposo plurimo. Poi vedremo'', ha detto all'Adnkronos il procuratore Di Lecce.

''Il procedimento è stato aperto a carico di due indiziati: il comandante della nave e il pilota'', ha spiegato più tardi Di Lecce in conferenza stampa affermando che non si escludono altri indagati e "stiamo valutando anche evenutali altre ipotesi di reato, in particolare potebbe essere ritenuta sussistente l'ipotesi dell'attentato alla sicurezza dei trasporti, in questo caso marittimi". Intanto "è stata acquisita l'apparecchiatura di bordo che dovrebbe registrare i principali dati in movimento dell'unità, che in termini tecnici si chiama Vdr".

Un'inchiesta è stata aperta anche dalla Guardia Costiera.

Al porto presenti anche, tra gli altri, l'armatore Stefano Messina, che si è detto ''disperato'', e il presidente dell'Autorità portuale, Luigi Merlo. ''Quello di Genova è un porto sicuro - ha affermato Merlo - abbiamo fatto tutti gli interventi per metterlo in sicurezza. La Jolly Nero non era una nave delle più grandi, aveva due rimorchiatori, aveva il pilota a bordo, le condizioni erano ottimali. C'erano tutti gli elementi oggettivi per parlare di condizioni di assoluta sicurezza''.

Il presidente del Consiglio, Enrico Letta, in mattinata ha avuto un colloquio telefonico con Merlo per fare il punto sulla situazione. Si è poi svolta una riunione a Palazzo Chigi con il ministro per le Infrastrutture e i trasporti, Lupi, al quale il presidente ha chiesto di recarsi a Genova per seguire lo svolgimento delle operazioni. Letta ha avuto due approfonditi colloqui telefonici con il presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando, e con il sindaco di Genova, Marco Doria. Il premier ha espresso loro lo sgomento per quanto accaduto la scorsa notte, rinnovando la vicinanza, sua personale e del governo, alla città e alle famiglie delle vittime.

Cordoglio del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Il capo dello Stato, informa un comunicato del Quirinale, appresa con sgomento la notizia del gravissimo incidente avvenuto nel porto di Genova, ha espresso i suoi sentimenti di solidale partecipazione al dolore dei familiari delle vittime, rendendosi interprete del profondo cordoglio del Paese, e rimane in trepida attesa per la sorte dei dispersi.

Il sindaco Doria ha proclamato per domani il lutto cittadino. Il sindaco di Rapallo, di cui era originaria una delle vittime, ha annunciato la bandiera a mezz'asta sul Comune.

''Le condizioni meteo marine erano perfette, il mare era calmissimo, il porto era illuminato, la nave era a rimorchio con due rimorchiatori, il pilota era a bordo e il comandante espertissimo, conosceva benissimo quel tratto, aveva fatto quella manovra centinaia di volte. Le regole di sicurezza sono state tutte completamente rispettate - ha dichiarato all'Adnkronos Burlando - Per la città questo è veramente un colpo al cuore. Ho parlato con il presidente dell'Autorità portuale e con l'armatore. Stiamo cercando di capire cosa possa essere successo''. ''Non so che dire. Hanno beccato l'unico punto dove c'era gente - ha aggiunto Burlando - C'erano tanti punti in cui poteva essere urtato il molo, in più durante il cambio turno. Insomma è difficile spiegare il fatto in sé''.

''Non esistono parole per esprimere la costernazione e il profondo cordoglio per i lavoratori vittime di questa tragedia e per le loro famiglie'' si legge in una nota del gruppo Messina che ''si è posto a totale ed incondizionata disposizione di tutte le Autorità competenti nel comune sforzo di individuare nei tempi più brevi possibili le cause di un tragico sinistro, verificatosi nel corso dell'usuale manovra di uscita dal porto di Genova nel previsto bacino di evoluzione che anche le navi della Linea Messina, assistite, come nel caso della Jolly Nero, dai rimorchiatori e con il pilota a bordo, compiono con regolare frequenza''.

In solidarietà alle famiglie e ai lavoratori in seguito all'incidente mortale le Rsu Riparazione Navali, Fim Cisl, Fiom Cgil, Uilm Uil hanno deciso un'ora di sciopero dalle 16 alle 17.

"E' davvero inconcepibile che in uno dei porti più importanti ed attrezzati del mondo possano accadere disastri di una tale gravità'' ha commentato il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni.

(Adnkronos/Ign)

 


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