VITTORIO VENETO - Ci è costato 20mila euro, il dossier di candidatura per Vittorio Veneto capitale della cultura italiana 2018, ma non ci è dato vederlo. La Pec inviata all’Amministrazione comunale venerdì scorso in cui chiedevamo di visionare il progetto, ad oggi, non ha ricevuto risposta ma, sul fascicolo, siamo riusciti lo stesso a buttarci un occhio.

All’interno del costoso, segreto dossier abbiamo trovato un (molto più) costoso progetto. Il piano finanziario per la candidatura di Vittorio a capitare della cultura ammonta a 85 milioni e 87mila euro, di cui 10 milioni destinati alla ferrovia e 64 milioni a un’opera che, perché la città salga sul podio culturale nazionale, pare sia necessaria: il Traforo di Santa Augusta.

Il progetto di candidatura svela ciò che neanche Anas sa: il tracciato della strada che sta costruendo. Anche se in maniera un po’ approssimata, il dossier ci descrive come sarà la viabilità nel 2018. Vittorio sarà “una città a misura d’uomo e attenta all’innovazione tecnologica, visitabile, accessibile, raggiungibile facilmente grazie agli interventi di miglioramento del traffico veicolare in ingresso; ambito in cui sostanziale sarà il contributo dato dalla realizzazione della “Strada Statale 51 di Alemanna variante di Vittorio Veneto (Tangenziale Est). Un’opera - si legge ancora nel dossier - che si inserisce in un’azione sinergica tra Pubblico e Privato, focalizzata nell’avviare un processo di rivoluzione del sistema di attraversamento della città, iniziando dal decongestionamento del traffico veicolare nel centro di Serravalle per poi passare alla definizione di un struttura di collegamento stradale dei tre centri cittadini…”.

La generica descrizione fa da didascalia a due cartine che raffigurano le viabilità di Vittorio Veneto ora e nel 2018, anno in cui la “viabilità principale” non passerà più per via Matteotti, via Dante, via Virgilio, via Carso, via Cavour ma, pare, si sposterà tutta a Est: da San Giacomo di Veglia le auto imboccheranno la nuova tangenziale nei pressi dell’ospedale e, transitando per Sant’Andrea, sbucheranno in località la Sega, a Nord di Vittorio Veneto. Insomma, il secondo stralcio del progetto, che collega Sant’Andrea all’ospedale di Costa, - quello che darebbe senso al primo, quello bocciato dalla Sovrintendenza, quello per cui non ci sono soldi - stando al dossier, è cosa fatta.

In rosso il tracciato della "viabilità principale"