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25 aprile 2024

Cultura

Torna “Fai un giro in villa”, il Festival Laboratorio del Vivere la Villa Veneta.

Dal 20 al 28 febbraio al via la quarta edizione interamente digitale organizzata Presidenza FAI Veneto e dai Gruppi FAI Giovani.

| Ilaria Frare |

| Ilaria Frare |

Villa dei Vescovi a Luvigliano di Torreglia (PD)

VENEZIA - Nove appuntamenti online alla scoperta delle Ville Venete e i loro giardini con partenza sabato 20 febbraio dalla bellissima Villa dei Vescovi a Luvigliano di Torreglia, in provincia di Padova. Il festival si concluderà il 27 febbraio “Vivere in una villa oggi”, una tavola rotonda con i proprietari di villa Tiepolo Passi, villa Gera e Castello di Collalto, e il 28 febbraio con “L'investigaVilla”, evento gaming tra indizi e testimonianze di personaggi misteriosi.

 

“Il difficile momento sanitario non ha fermato le urgenze legate alla memoria artistica del nostro paese e le emergenze legate al paesaggio e all’ambiente” racconta Ines Lanfranchi Thomas, presidente del FAI Veneto “Non si sono fermate neanche le idee, l’intraprendenza e la passione dei volontari FAI spingendoli a confrontarsi con le attuali restrizioni per realizzare una quarta edizione del Festival accattivante come sempre ma anche sicura. L’anima del festival sono i giovani. A loro va il mio grazie. Con impegno e fantasia, i Gruppi Giovani del FAI Veneto hanno reso possibile questo evento! Il loro sprint si sente: la visita in villa si fa racconto, incontro, storia, gioco.”.



Un'iniziativa sempre più giovane dunque che ha coinvolto tutti e otto i Gruppi FAI Giovani del Veneto, ragazzi di età compresa tra i 18 e i 35 anni, che mettono disposizione la loro formazione e professionalità in modo volontario, per la realizzazione di eventi, progetti, momenti di convivialità e riflessione sulla cultura e sull'ambiente.

La partecipazione all'evento è libera previa prenotazione sul portale fondoambiente.it. Le donazioni raccolte saranno invece devolute a Monte Fontana Secca e Col de Spadaròt, un alpeggio con malga sul Massiccio del Monte Grappa a Quero in provincia di Belluno, donato al Fondo Ambiente Italiano nell’aprile 2015 dai fratelli Liliana e Bruno Collavo, che hanno così voluto onorare la memoria dei loro genitori.

 

L’impegno per Monte Fontana Secca rientra nel “Progetto Alpe. L’Italia sopra i 1000 metri” nato lo scorso anno con l'obbiettivo di contribuire alla tutela e valorizzazione delle terre alte nelle aree interne d'Italia. Si tratta infatti di zone spesso spopolate e trascurate ma che sono ancora custodi e guardiani di un capitale naturale e culturale straordinario.

 

 


| modificato il:

Ilaria Frare

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