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20 gennaio 2025

Treviso

La Torbiera del Sile entra a far parte del Parco del fiume Sile: un gioiello naturalistico di 24.000 metri quadrati

L'operazione, attesa da anni, vede il compimento grazie a un progetto condiviso e sostenuto dalla Regione Veneto

| Isabella Loschi |

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| Isabella Loschi |

firma parco sile- eredi

TREVISO/VEDELAGO - La "Torbiera del Sile" entra a far parte del patrimonio naturale del Parco regionale fiume Sile, grande superficie di 4.152 ettari compresa fra 11 territori comunali delle province di Padova, Treviso e Venezia, da cui nasce il più lungo fiume di risorgiva d'Italia Il passaggio di proprietà è stato firmato a Vedelago dal presidente del Parco, Arturo Pizzolon, con gli eredi degli storici proprietari dell'area. Un’operazione attesa che già negli anni passati l’Ente Parco aveva tentato di realizzare e che oggi vede il compimento grazie ad un progetto condiviso e sostenuto anche dalla Regione Veneto.  

L'area in questione, un gioiello naturalistico di 24.000 mq (di cui 14.000 di torbiera e 10.000 di seminativo) situata a Vedelago, in prossimità del Corbetta Nuovo (primo affluente del Sile), è un habitat di interesse comunitario con presenza di specie rare e ad alta valenza naturalistica. Un ecosistema fragile e prezioso che necessita di tutela e valorizzazione.  

“Dopo lunghe trattative, siamo riusciti ad acquistare quest’area molto importante dal punto di vista naturalistico – ambientale - commenta Arturo Pizzolon, presidente dell’Ente Regione Parco Fiume Sile - Questa acquisizione rappresenta un momento di grande soddisfazione per l'Ente Parco e per tutti coloro che amano e si impegnano per la tutela del nostro patrimonio naturale. La Torbiera del Sile è un ambiente unico, uno scrigno di biodiversità che merita di essere preservato per le generazioni future”.  

L'acquisizione dell'area è solo il primo passo di un progetto più ampio che prevede: il ripristino ambientale della porzione di terreno a nord, attualmente adibita a seminativo verrà trasformata in un prato stabile con essenze autoctone, favorendo la biodiversità e la connessione ecologica con la torbiera. Una fruizione responsabile con la realizzazione di una passerella in legno sul Corbetta per consentire ai visitatori di ammirare la bellezza del luogo senza impattare sull'ecosistema. Verrà inoltre installata una segnaletica informativa per illustrare le caratteristiche naturalistiche dell'area e sensibilizzare il pubblico sull'importanza della sua conservazione.

“Ringrazio le eredi dei proprietari dell’area e la Regione Veneto, senza i quali il passaggio di proprietà non sarebbe stato possibile - aggiunge Pizzolon -Ora ci mettiamo già al lavoro per valorizzare l’area: oltre a garantire la conservazione di questo prezioso ecosistema, vogliamo renderlo accessibile al pubblico in modo responsabile e sostenibile. La passerella e la segnaletica informativa consentiranno ai visitatori di immergersi nella bellezza della torbiera, di comprenderne il valore e di apprezzarne la fragilità”.  

 In Italia le torbiere sono relativamente rare (circa 100.000 ettari di territorio) e si trovano soprattutto nelle valli alpine chiuse, dove l'acqua meteorica non ha la possibilità di defluire in tempi rapidi, e in prossimità di bacini naturali, delta fluviali e pianure costiere depresse. “Proprio per questo - conclude Arturo Pizzolon – l’acquisizione dell’area da parte del parco ha ancora più valore dal punto di vista ambientale e naturalistico”.


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