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28 marzo 2024

Vittorio Veneto

Il tesoro nascosto sotto i nostri piedi

Da 40 anni il Gruppo Archeologico del Cenedese cerca i fossili tra il Piave e il Livenza

| Stefania De Bastiani |

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| Stefania De Bastiani |

Il tesoro nascosto sotto i nostri piedi

Da sinistra Giovanni Riviera e Fabrizio Schincariol

VITTORIO VENETO - Sotto di noi, c’è un altro mondo. Un mondo che appartiene al passato, alla nostra storia. Sotto di noi ci sono i resti di ville romane, ci sono monete celtiche, ossa di specie che non esistono più, semi di piante a noi sconosciute. Ci sono cocci, frammenti, resti di abitazioni, chiese, villaggi. Frammenti appartenenti all’età dl bronzo, del ferro, che testimoniano la presenza di antiche civiltà. Tra di noi c’è chi, questi resti, li cerca, li recupera, li cataloga e li custodisce.

 

Un lavoro prezioso quello che il Gruppo Archeologico del Cenedese porta avanti da 40 anni. Un gruppo di appassionati che, dal 1976, va in cerca dei fossili presenti dalle Prealpi a Oderzo e riporta alla luce ciò che altrimenti andrebbe perduto. In quarant’anni sono moltissimi i beni che il gruppo ha salvato, facendo scoperte notevoli: sul monte Castelir a Villa di Villa sono stati raccolti materiali risalenti all’età del Bronzo; a Orsago, grazie a scavi fortuiti, è stata riscontrata la presenza di una necropoli del I secolo d.C.; ai Palù di Cordignano è stata rinvenuta selce appartenente al neolitico. E ancora: sotto l’ex mercato di Conegliano, sulla Pontebbana, era presente una villa romana, mentre nei pressi dei laghi di Revine è stata rinvenuta la mandibola di un pesce di un specie ormai estinta, oltre che semi di piante che non esistono più. Il gruppo Archelogico del Cenedese è attivissimo da ottobre di ogni anno durante le arature dei campi: in superficie si trovano frammenti di ossa, di vasi, materiali risalenti a migliaia di anni fa. Il materiale viene raccolto, catalogato e consegnato al museo del Cenedese che conta su una sezione archeologica che, però, è chiusa al pubblico da anni.

 

A presiedere il gruppo, oggi, è Fabrizio Schincariol, mentre Giovanni Riviera è vicepresidente. Il gruppo è costituito da una quarantina di appassionati, 20 dei quali attivi, e i prossimi 15 e 22 ottobre festeggerà i 40 anni con un convegno aperto a tutti, in cui interverrà anche il primo presidente del Gruppo, Vladimiro Toniello. Numerosi gli ospiti che prenderanno la parola in Biblioteca Civica nei due sabati di ottobre: nel primo incontro specialisti e studiosi tratteranno la formazione del paesaggio a partire dal periodo terziario e proseguiranno con l’evoluzione umana, la preistoria e la prorostoria presentando immagini di strumenti, contenitori, utensili, monete e ornamenti recuperati dal gruppo nei vari siti. Nel secondo incontro si parlerà della romanizzazione del territorio fino all’alto medioevo. Un appuntamento imperdibile per conoscere l’evoluzione del territorio, le nostre origini, gli usi e i costumi delle genti presenti nelle diverse epoche nelle terre tra il Piave e il Livenza. Dove ora viviamo noi.

 



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Stefania De Bastiani

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