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07 dicembre 2024

Treviso

Terza corsia sul Put, nasce l'Alleanza per la tutela del sistema bastionato di Treviso

"No al progetto della terza corsa all’interno del sistema bastionato, così rischieremmo tutti di pregiudicare l’esito positivo di una possibile candidatura Unesco" 

| Isabella Loschi |

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mura di treviso

TREVISO - Nasce l’Alleanza per la tutela del sistema bastionato di Treviso. Le associazioni trevigiane Treviso sotterranea, Italia nostra, Fai, Rotary Treviso, Lions, Ateneo di Treviso, Auser e Amici dei musei di Treviso, hanno dato vita ad una nuova realtà con l’obiettivo di tutelare la cinta muraria cinquecentesca da eventuali interventi alla viabilità come la possibilità di realizzare una terza corsia lungo Put, di cui si è parlato nelle scorse settimane per cercare di risolvere la questione del traffico intenso, in particolare per il trasporto pubblico locale.

 “Sembra che la proposta di realizzare la terza corsia lungo il Put dedicandola al trasporto pubblico, rischi di essere realizzata all’interno del sistema bastionato - si legge in una lunga nota firmata dalle associazioni dell’Alleanza - Questo sarebbe in antitesi con le intenzioni dell’amministrazione comunale che da anni è impegnata in prima linea con azioni concrete di conservazione e valorizzazione del monumento più importante della nostra città”.

“Il nostro sistema fortificatorio cinquecentesco non è connotato solamente dalla cinta muraria che siamo abituati a vedere, bensì è costituito da un sistema bastionato ampio e complesso composto da vari elementi sinergici che hanno modellato l’interno e l’esterno mura: il terrapieno interno, la cortina muraria in mattoni ed i bastioni ben noti a tutti, i relativi sotterranei, il fossato, delimitato verso l’esterno dalla seconda cerchia muraria che caratterizza la nostra città, ossia, il muro di controscarpa, ancora presente ma per lo più interrato. Ad oggi un breve tratto del muro di controscarpa è ancora visibile nelle vicinanze di Porta SS. Quaranta. Tale elemento è documentato su tutte le planimetrie storiche dal 1500 fino al catasto napoleonico".

"Risulta evidente la necessità di far conoscere a tutti e valorizzare ogni elemento che compone il sistema bastionato cinquecentesco di Treviso e perciò anche il muro di controscarpa, il quale corre esattamente alla distanza di 32 m dalla cortina muraria sotto il sedime dei vialetti pedonali e, in alcuni casi, sotto il sedime stradale. Occorre tutelare anche questo importante elemento storico. È necessario che questo sistema venga preservato nel tempo, valorizzato, fatto conoscere e progressivamente esposto alla comunità e ai sempre più numerosi visitatori e ricercatori. Altresì, è necessario tutelare questo sedime per permetterne la futura valorizzazione, come già espresso in passato nell’ambito del progetto del parcheggio interrato del pattinodromo, ereditato dalla precedente amministrazione e riconsiderato con lungimiranza dall’attuale, che non l’ha ritenuto adatto al luogo in cui sarebbe sorto”.

“Considerato inoltre che l’attuale amministrazione, in continuità con il precedente mandato, sta operando attivamente per tutelare, recuperare, conservare e valorizzare le mura e che è in corso un progetto Pnrr mirato al recupero del monumento più importante della nostra città e sua valorizzazione, è nota e condivisa l’intenzione di candidare le nostre mura a patrimonio dell'umanità Unesco. Determinato che è nostra intenzione anche promuovere il progetto di “Parco circolare delle mura” quale ambito paesaggistico e storico monumentale di pregio, promuovendo la conservazione dell’intero sistema, l’eliminazione delle superfetazioni, la riqualificazione fisica e funzionale degli spazi, compresi quelli interni e sotterranei al manufatto e soprattutto garantire l’uso pubblico ed assicurare i requisiti di riconoscibilità, visibilità e fruibilità, pensiamo che rischieremmo tutti di pregiudicare l’esito positivo di una possibile candidatura Unesco e, non meno importante, rischieremmo di compromettere il lungimirante progetto di inclusione e fruizione del “Parco circolare delle mura”, fondamentale per uno sviluppo urbano d’unione tra centro storico e periferie. Pertanto, la nostra unione di associazioni impegnate nella tutela e valorizzazione dell’intero sedime del sistema bastionato, auspica che l’amministrazione comunale di Treviso, sulla base delle considerazioni tecniche esposte, verifichi che la valutazione preliminare del progetto in esame non preveda alcun ampliamento in direzione dell’area verde limitrofa al fossato dell’antica cerchia muraria cittadina”.


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