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28 marzo 2024

Treviso

Tennis club Treviso, Panatta: “Aperto alle famiglie e scuola tennis per i bambini"

L’ex campione con il socio Philippe Donnet, numero uno di Generali, danno vita al nuovo tennis club. La struttura sarà pronta tra un anno

| Isabella Loschi |

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Tennis club Treviso, Panatta: “Aperto alle famiglie e scuola tennis per i bambini

TREVISO - “Sono molto legato alla città di Treviso, qui ricevo sempre tanto affetto e volevo lasciare qualcosa a questa città”. Così Adriano Panatta ha spiegato in una conferenza stampa a Cà Sugana le ragioni della sua nuova avventura per far risorgere l’ex Sporting club Zambon di via Medaglie d’Oro, acquistato all’asta per 550mila euro.

Com'è nata l'idea? “Fino a due anni fa non ci pensavo proprio. Poi Bepi Zambon mi ha chiamato un paio di volte e sono andato a vedere. A dire il vero ero contrario ad avere un club di Tennis anche se nel corso degli anni qualche occasione l’ho avuta. Poi però ho visto questa opportunità, ho pensato che a Treviso ci sto bene e ho ragionato da imprenditore”.

Il progetto è già pronto. Di quello che c’è adesso non rimarrà nulla. Verrà rifatta la piscina, gli 11 campi da tennis, 4 per il paddel, mentre spariranno quelli da calcetto. Sorgerà una club house per i soci, centro benessere con spa e un’area riservata a trattamenti per le donne, palestra, ristorante e un grande parco.

“Voglio che sia casa di tutti, delle famiglie in primis”, sottolinea Panatta che con il socio Philippe Donnet, numero uno di Generali, ha dato vita alla società A&P International, di cui ricorre la carica di amministratore unico, che porta avanti il grande progetto di rilancio della struttura con un investimento di circa 2,5 milioni di euro.

Il vero core-business dell’operazione resta il tennis. “La mia idea è realizzare una scuola tennis per bambini. Una scuola importante. Questa è la cosa a cui tengo maggiormente - sottolinea Panatta - Insegneremo il tennis classico ai bambini, diverso da quello che viene insegnato oggi, tutto improntato sulla potenza. Ma soprattutto a giocare per divertirsi”.

Terminate le questioni burocratiche subito il via ai lavori: “Speriamo di iniziare lavori ad inizio del prossimo anno per partire con le attività ad ottobre 2020”.

 


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Isabella Loschi

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