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19 aprile 2024

Treviso

Telefono Amico, i volontari in piazza a Treviso per la giornata di sensibilizzazione dei suicidi

Nel 2021 sono state quasi 6.000 le richieste d’aiuto arrivate a Telefono Amico, il 28% sono giovani

| Isabella Loschi |

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Telefono Amico, i volontari in piazza a Treviso per la giornata di sensibilizzazione dei suicidi

TREVISO – Segnalazioni relative al suicidio mai così alte come nel 2021. Sono state quasi 6.000 le richieste d’aiuto arrivate lo scorso anno a Telefono Amico Italia da persone attraversate dal pensiero del suicidio o preoccupate per il possibile suicidio di un proprio caro. Le richieste d’aiuto sono cresciute del 55% rispetto al 2020 e sono quasi quadruplicate rispetto al 2019, prima della pandemia. A preoccupare particolarmente il dato relativo ai giovani: il 28% delle richieste d’aiuto, arrivate alla linea telefonica o nella chat di WhatsApp di Telefono Amico Italia, è di under 26.

E il 2022 non sembra portare miglioramenti: nel primo semestre dell’anno le richieste d’aiuto sono state più di 2.700, il 28% di giovani fino a 25 anni. I dati dell’organizzazione di volontariato, diffusi in occasione della Giornata internazionale per la prevenzione del suicidio, che ricorre oggi, 10 settembre, accendono una luce su un fenomeno spesso trascurato ma che nel mondo è responsabile di circa 800.000 morti, una ogni 40 secondi.

Per quanto riguarda l’età si registrano due diverse tendenze nei due principali servizi dell’associazione – il numero unico nazionale 02 2327 2327 e il servizio di chat WhatsappAmico, raggiungibile al numero 324 011 72 52 – connaturate alle caratteristiche e all’utente tipo di ognuna. Alla linea telefonica sono arrivate in maggioranza segnalazioni relative al suicidio di adulti: il 22% da persone tra i 46 anni e i 55, il 19% dalla fascia tra i 56 e i 65 e da quella tra i 36 e i 45. Le chiamate da giovani sono, comunque, state per il 14% di persone tra i 19 e i 25 anni e per il 6% ragazzi dai 15 ai 18 anni. Le proporzioni si ribaltano, invece, nel caso del servizio WhatsApp. Qui la maggior parte delle richieste d’aiuto sono arrivate da persone tra i 19 e i 25 (il 28%), da ragazzi tra i 15 e i 18 anni (il 22%) e dalla fascia tra i 26 e i 35 anni (il 18%).

Oggi, in occasione della Giornata internazionale per la prevenzione del suicidio, Telefono Amico Italia organizza in 16 piazze italiane l’evento di sensibilizzazione “Non parlarne è 1 suicidio”. Anche in piazza dei Signori a Treviso saranno presenti i volontari dell’organizzazione che incontreranno i cittadini invitandoli a scattare una fotografia all’interno di una speciale cornice e a condividerla, per lanciare il proprio messaggio di prevenzione da una piazza reale a quella virtuale dei social network. “Sui problemi mentali grava ancora una sorta di tabù – conclude Monica Petra, presidente di Telefono Amico Italia – una tendenza a non parlarne, nel caso del suicidio temendo l’emulazione. Questo porta molte delle persone e dei ragazzi che sono in una situazione psicologicamente precaria a non parlarne e non cercare aiuto, per paura di essere giudicati. Dare voce a quello che ci tormenta, alle nostre fragilità e a eventuali pensieri suicidi è, al contrario, il primo passo per superarli e un tassello fondamentale in materia di prevenzione”.

 



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Isabella Loschi

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