VITTORIO VENETO - "Il teatro risulta avere ottenuto un permesso di agibilità solo parziale rilasciata dal comune con decorrenza dal 27/06/2002 pochi giorni prima dell'inaugurazione ufficiale avvenuta i primi giorni del luglio successivo. Dunque, anche volendo, l'amministrazione non potrà acquistare l'immobile se la situazione non sarà prima sanata": è quanto affermano i consiglieri comunali di Rinascita Civica, Partecipare Vittorio in merito all'ipotesi di acquisto del teatro Da Ponte a Vittorio Veneto, da parte del Comune. "Il problema quasi sicuramente è da ricondursi agli impianti tecnici collocati sopra ai camerini sul retro del teatro - asseriscono i consiglieri -. La relazione di progetto prevedeva che gli impianti fossero collocati in un “vano tecnico sopra ai camerini”. E’ evidente a tutti che non è così. Da ciò noi deduciamo che questo sia il motivo per cui il comune non ha mai rilasciato l’agibilità definitiva dell’immobile".

Il gruppo di minoranza rivanga anche una questione che tiene banco da tempo: "Questo problema va a sommarsi a quello del valore reale del teatro, stimato con due perizie una di 1,5 milioni di euro iva compresa e una che con l’Iva raggiunge i 3 milioni. Se per il primo problema la soluzione dovrà essere trovata dagli organismi tecnici, la seconda, quella del valore reale del teatro dovrà essere valutata e decisa dai consiglieri comunali. Se la Lega trevigiana preme per la valutazione dei 3 milioni noi propendiamo per la prima ipotesi, quella da 1,5 milioni. Ma non basterà comunque. Se si dovesse decidere l’acquisto del teatro sarà prima necessario stabilire da chi, da come, con quali investimenti e costi il teatro dovrà essere gestito. Basta a scelte avventate e senza programmazione come ci ha abituato fino ad ora l’amministrazione Miatto".

Continua a leggere su OggiTreviso