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29 marzo 2024

Vittorio Veneto

Tarzo, un cortile galleggiante nel lago e una passerella per raggiungerlo

La proposta del cortile galleggiante assomiglia - in parte - all’installazione “The floating piers”, ideata da Christo e Jeanne-Claude e diventata realtà nel 2016 nelle acque del lago d’Iseo

| Roberto Silvestrin |

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| Roberto Silvestrin |

passerella lago di lago

L'installazione di Christo

 

TARZO - Un cortile galleggiante nel lago di Lago. È uno dei punti del progetto “Cortili Frattali. Il borgo aumentato sul lago”, programma che prevede una serie di interventi nell’area di Fratta. Il progetto ha una “durata” molto lunga, visto che gli interventi verranno realizzati entro il 2026. La proposta del cortile galleggiante assomiglia - in parte - all’installazione “The floating piers”, ideata da Christo e Jeanne-Claude e diventata realtà nel 2016 nelle acque del lago d’Iseo. L’opera, che consisteva in una rete di pontili galleggianti aperti al pubblico, permetteva ai visitatori di camminare appena sopra la superficie dell’acqua del lago.

 

A Milano, invece, Timberland ha “installato” una foresta multisensoriale galleggiante, affiorante dall’acqua della Darsena. È stata progettata dallo studio dell’architetto Stefano Boeri ed è stata realizzata in occasione della Design Week 2022. Questo ecosistema indipendente contribuisce a contrastare gli effetti del cambiamento climatico e a migliorare la qualità della vita dei cittadini.

 

A Tarzo il cortile dovrebbe invece ospitare eventi e manifestazioni. I cittadini potranno raggiungerlo percorrendo una passerella realizzata con elementi (non visibili) in bio-plastica. Il sistema galleggiante verrà infatti rivestito con delle tavole in legno.

 

“È proprio sul ripensamento generale di questa idea di spazio ibrido e fluido dei cortili, dove la sfera del privato si fonde con quella del pubblico, che viene imperniata la strategia di potenziamento delle infrastrutture culturali del borgo, sia come spazi che come attività - si legge nel progetto -. Una strategia basata non solo sull’idea di borgo-turistico, ma primariamente di borgo come spazio vivo in cui il tematismo dei cortili liquidi è il vero asse portante della rigenerazione”.

 


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Roberto Silvestrin

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