10 novembre 2024
Categoria: Altro - Tags: Vino birichino, convivio, libertà, piacere, esperienza, Michela Pierallini
Michela Pierallini | commenti |
Il vino finisce in bottiglia perché migliori, perché gli eventuali spigoli siano smussati, le asprezze ammorbidite, perché possa avvenire un’evoluzione del gusto e dei profumi.
Il vino non sceglie di andare in bottiglia, ce lo mettiamo noi.
Il vino spesso è il nostro specchio.
Noi bevitori nasciamo nudi e liberi e poi ci imbottigliamo in retaggi e condizionamenti, strutture e sovrastrutture. Contrariamente al vino, quando ci imbottigliamo, noi ci chiudiamo, non miglioriamo. Crescono, così, le frustrazioni, l’acidità talvolta aumenta, insomma, non diamo il meglio di noi, con il passare del tempo.
P.S. il discorso vale anche per i non bevitori ma si ferma qui poiché non può seguire la bevuta.
Fra una crisi esistenziale e l’altra ho tolto il tappo.
Sento che posso tirare fuori il mio messaggio in bottiglia anzi, devo! È arrivato il mio momento di aprirmi e condividere esperienze di vino, convivio, gioia, piacere e centratura.
Toglierò il tappo pure a voi
Sarà bello, lo so. Ne scriverò.
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