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29 marzo 2024

Castelfranco

Tanta “carne al fuoco” nell’ennesimo confronto tra i candidati

Dibattito all’insegna delle proposte senza interventi sopra le righe

| Leonardo Sernagiotto |

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| Leonardo Sernagiotto |

Tanta “carne al fuoco” nell’ennesimo confronto tra i candidati

CASTELFRANCO - Viabilità, urbanistica, ospedale, pedonalizzazione: sono i temi affrontati ieri sera dai 5 candidati sindaco nel confronto “faccia a faccia” tenutosi sul selciato di Piazza Giorgione. L’incontro è stato organizzato dalla Confartigianato di Castelfranco con l’obiettivo, ricordato a inizio serata dal presidente Oscar Bernardi, di «avvicinare le istituzioni alle associazioni di categoria».

Data anche la disposizione dei candidati, con il sindaco uscente Stefano Marcon posto al centro, “assediato” dai suoi avversari, si correva il rischio che la serata scadesse in un “Marcon contro tutti”: tuttavia, i toni sono quasi sempre rimasti pacati e il numeroso pubblico ha potuto assistere a un confronto duro ma costruttivo. Inaspettatamente, le scintille tra i candidati non sono scaturite dalla tematica ospedale, argomento principale di questa campagna elettorale, bensì dalla questione degli impianti sportivi.

 

Se infatti tutti i candidati concordavano sul potenziamento degli impianti tra via Podgora e via Redipuglia (con la ristrutturazione del palazzetto dello sport e la realizzazione di una nuova piscina), lo scontro si è acceso tra il primo cittadino e l’ex-sindaco Maria Gomierato su quella che era l’idea della “Cittadella dello sport” (progettata durante la giunta Gomierato) e sulla permanenza della pista di atletica, che l’unica candidata donna ritiene necessaria per mantenere un «polmone verde nel centro di Castelfranco».

 

Il primo tema affrontato è stato il futuro di Piazza Giorgione. Anche in questo caso le posizioni erano per lo più vicine, soprattutto nel sostenere che l’eventuale pedonalizzazione deve essere progettata e realizzata tenendo conto dell’enorme complessità della questione e dei numerosi attori coinvolti. Vi sono stati tuttavia alcuni distinguo: il pentastellato Cristian Bernardi vuole che la decisione definitiva sulla pedonalizzazione passi attraverso un referendum cittadino, mentre Maria Gomierato ha puntato sul decoro urbano e sulla tradizione storica della piazza come centro economico pulsante della città, affermando comunque che essa «non può rimanere il più bel parcheggio del Veneto».

Questo punto di vista è condiviso anche da Sebastiano Sartoretto, che ribadito l’importanza del dialogo con la città per una piazza più attrattiva. Stefano Marcon, ribadendo le problematiche legate a modifiche della viabilità e al nodo parcheggi, ha ricordato che le progettualità riguardanti al futuro della piazza rientrano nella più ampia tematica europea delle Varcities (sulla resilienza delle città) che vede Castelfranco capofila in Italia. Il nodo dell’ospedale è stato naturalmente quello più delicato e che ha visto Stefano Marcon cercare di resistere agli attacchi degli avversari, che lo hanno accusato di aver fatto poco a tutela del nosocomio cittadino. Alla domanda del moderatore Alessandro Zuin su quello che un sindaco potrà fare per salvaguardare l’ospedale, le risposte dei 4 candidati sono state pressoché identiche: esercitare la maggiore pressione possibile sulla Regione affinché restituisca alla città i servizi sanitari essenziali.

 

Cambiano però i metodi: se Gomierato e Sartoretto sono per un approccio più diretto da parte del futuro primo cittadino, Bernardi vuole passare per una consultazione popolare che dia maggior peso alla voce dei cittadini, mentre Lorenzo Zurlo ricorda l’importanza della Conferenza dei sindaci come strumento utile allo scopo. Stefano Marcon dal canto suo ribadisce le scelte fatte: «Non torno indietro ma guardo avanti. Cambiare le schede ospedaliere non è una logica razionale». Altro tema è stata la questione della pianificazione territoriale e urbanistica, con al centro l’agenda Veneto 2050 che prevede zero consumo di suolo e il recupero dell’esistente.

 

La questione si ricollega alla triste collocazione di Castelfranco tra i primi comuni in Italia per cementificazione e consumo di suolo, che – come ricordato da Sartoretto – porta come primo problema la perdita di controllo dei flussi di acqua causati da intensi fenomeni atmosferici. Se Bernadi cita le “comunità energetiche”, la Gomierato invoca maggiore regolamentazione nelle costruzioni per salvaguardare la vivibilità e Sartoretto si dichiara pronto alla «grande sfida della rigenerazione urbana», Lorenzo Zurlo, la cui lista è nata in seguito a una riflessione sulla sostenibilità ambientale, ha ricordato che «se vogliamo verde dobbiamo diffondere la cultura del verde, che deve essere cercata non a parole, ma ad esempio piantando alberi».

La cura e la pulizia della città, con il recupero di piccole ma preziose aree verdi, sono le azioni necessarie che secondo sia Gomierato, sia Zurlo possono permettere il miglioramento della qualità della vita, contrastando il degrado e aumentando la sicurezza in città, argomento che Marcon ha affrontato prevedendo un implemento del sistema di videosorveglianza, mentre Sartoretto rilancia il controllo di vicinato, oltre che la convocazione di colloqui con le diverse parti in causa per contrastare all’origine i fenomeni di delinquenza, specialmente giovanile. Serata ricca di argomenti e di spunti, che ha sicuramente permesso agli elettori di farsi un’idea più chiara in vista delle elezioni di domenica e lunedì.

 



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