SANTA LUCIA DI PIAVE – Si è presentato in consiglio provinciale con la fascia da Sindaco a lutto; invece che Tricolore, nera. Riccardo Szumski, vicesindaco, assessore al Bilancio e consigliere provinciale del PdL, continua con tenacia a portare avanti la battaglia anti-tagli agli enti locali.

Ieri ha inviato due documenti direttamente al Presidente del Consiglio sempre riguardanti la manovra finanziaria 2010.

Il primo è la delibera del consiglio comunale nel quale il consiglio esprime « la propria totale disapprovazione al contenuto del Decreto Legge n. 31 maggio 2010, n. 78» e con il quale «dà mandato al Sindaco ed alla Giunta Comunale di adottare ogni forma di protesta, anche la più eclatante, per evidenziare questa situazione, paradossale e non più sostenibile, che paralizza la propria attività amministrativa nonostante le autonome risorse e la capacità di erogare servizi di qualità a costi contenuti e che non ha uguali in nessun altro paese civile e democratico».

Il consiglio comunale inoltre attacca l’Anci, l’associazione nazionale dei Comuni:«probabilmente condizionata dagli iniqui vantaggi di gran parte dei suoi componenti, non abbia mai saputo concretamente perseguire una politica di vera perequazione e di giusta premialità autorizzando fin d’ora la Giunta a dissociarsi dall’Associazione sia a livello nazionale che regionale ed a sospendere il pagamento della propria quota associativa».

Szumski ha elaborato inoltre una proposta di emendamento al decreto legge della finanziaria nel quale si propone di cambiare i criteri per effettuare i tagli dei trasferimenti statali che «non dovrebbero essere effettuati con il criterio della proporzionalità su tutti gli enti, ma solamente sui comuni che hanno trasferimenti sopra media» ed inoltre «nel calcolo delle riduzioni non deve essere considerato come “trasferimento” il rimborso del mancato introito I.C.I. essendo questa una imposta comunale».

Nuove regole anche per il rispetto del Patto di stabilità che tengano conto anche di altri fattori contingenti e non solo della spesa storica (tale sistema risale al 1978) e la possibilità, per i comuni sotto la media dipendenti/abitanti di assumere o almeno del turn over del personale.