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29 marzo 2024

Treviso

Superati i 1000 contagi nel trevigiano

Test a tappeto agli operatori degli ospedali trevigiani per identificare i positivi asintomatici

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esecuzione tamponi

TREVISO - E’ partito lunedì mattina il piano di screening a tappeto negli ospedali dell’Ulss 2 per effettuare il tampone a tutti gli operatori di tutte le unità operative che ancora non hanno fatto il test. Il piano dei test esteso a tutti, così come voluto dal presidente della Regione, Luca Zaia, ha come obiettivo quello di identificare i positivi asintomatici per ridurre quanto più possibile il numero di nuovi contagi.

Attualmente sono 1.100, pari al 15,7%, le persone risultate positive nell’Ulss2 di Treviso, su 7mila tamponi effettuati.

“Siamo partiti con l’effettuazione di circa 200 tamponi al giorno da parte dell’équipe di Microbiologia, per arrivare ai circa 1.000 tamponi al giorno attuali - spiega il direttore generale Benazzi – L’équipe del dottor Rigoli, cui va un sentito ringraziamento, lavora, attualmente, 24ore su 24, su turni di otto ore, con una linea di lavoro dedicata per le urgenze. Da qualche giorno – aggiunge Benazzi – abbiamo attivato anche i test rapidi, attualmente in fase di sperimentazione nel pronto soccorso di Treviso. Questi test permettono di accorciare notevolmente il tempo di risposta: in un’ora, infatti, si conosce l’esito. Ne abbiamo fatti 113, tutti su pazienti sintomatici, con 52 positività rilevate”.

Complessivamente saranno fatti circa 300 tamponi al giorno, distribuiti tra le varie strutture. Il programma ha l’obiettivo di identificare precocemente le eventualità positività in operatori asintomatici. Per quanto riguarda, invece, i pazienti ospedalieri, i tamponi vengono eseguiti dai diversi reparti, in particolare Pronto Soccorso, Malattie Infettive, Pneumologia, Medicina, Geriatria al fine di diagnosticare i quadri indicativi di Covid.

Già dall’avvio del focolaio di Covid i tamponi vengono fatti anche regolarmente a tutti gli operatori ospedalieri contatti di caso confermato, secondo il programma di sorveglianza aderente al protocollo regionale.
Sul fronte territorio, analogamente a quanto avviene in ospedale, sono attivi i programmi con tamponi di sorveglianza del personale che opera a livello distrettuale (Adi, Case di riposo etc).

Intanto sabato scorso è partito il piano di esecuzione dei tamponi sui medici di famiglia, i pediatri di libera scelta, i medici della continuità assistenziale e i farmacisti: questi professionisti vengono sottoposti a test nelle sedi distrettuali di Treviso (Madonnina), Castelfranco (Ospedale) e Conegliano (Distretto sociosanitario) per un totale di circa cento al giorno, fino a completamento della screenatura. Il primo dato, relativo a sabato 21 marzo ha visto il test effettuato su 81 medici di famiglia, con una sola positività. D’intesa con i medici di medicina generale sul territorio viene eseguito il tampone anche alle persone per le quali sia necessario porre diagnosi di Covid e condurre il programma assistenziale e terapeutico extraospedaliero.

La quasi totalità dei tamponi sul territorio viene eseguita con il sistema coreano “drive through”: sono state allestite tre postazioni presso le quali l’utente giunge in auto e viene testato attraverso il finestrino dal personale addestrato del Servizio Igiene e Sanità Pubblica. Ad oggi col sistema “drive trough” sono stati eseguiti circa 600 tamponi.

 


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