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15 ottobre 2024

Vittorio Veneto

"Sul consumo di suolo Zaia non neghi il problema"

Matteo Favero, dem: "Il triste primato che ipoteca il futuro del Veneto. Stop al consumo di suolo, si alla rigenerazione degli spazi abbandonati"

| Ingrid Feltrin Jefwa |

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consumo di suolo

VENETO - Matteo Favero, Responsabile Ambiente e Infrastrutture dei dem Veneto biasima il Presidente Luca Zaia per la sua reazione al rapporto Ispra 2022, sul consumo di suolo che vede il Veneto al secondo posto a livello nazionale. «Le dichiarazioni del Presidente Zaia a commento del recente Rapporto Ispra sul consumo di suolo paiono negare la questione. E questo è francamente l’approccio peggiore anche perché lasciano ai comuni il cerino in mano e senza strumenti normativi regionali. Se in effetti i fatti non fossero fatti testardi basterebbe guardare con attenzione al paesaggio del Veneto dove oggi si fa innegabilmente davvero fatica a distinguere tra città e campagna. È vero che dal biennio 2016-2017 il Veneto ha incrementato meno il suo consumo di suolo ma questo non sostiene affatto la bontà della legge regionale. Anzi sempre considerando il rapporto Ispra vediamo che l’incremento è costante dal 2018 al 2021, tra il 2019 e il 2020 perfino aumentato.

E cito sempre dal menzionato rapporto 2022: “i valori percentuali più elevati del suolo consumato sono in Lombardia (12,12%), Veneto (11,90%) e Campania (10,49%). Gli incrementi maggiori, indicati dal consumo di suolo netto in ettari dell’ultimo anno, sono avvenuti nelle regioni Lombardia, con 883 ettari in più, Veneto (+684 ettari), Emilia Romagna (+658), Piemonte (+630) e Puglia (+499). Infine, tra le regioni, la densità del consumo di suolo è più alta in Abruzzo (3,88 m2 /ha), Veneto (3,73 m2 /ha), Lombardia (3,70 m2 /ha)”. Sarebbe bello vedere il Presidente Zaia inaugurare boschi urbani in aree rigenerate per combattere il calore e la siccità anziché caselli autostradali che inesorabilmente nella nostra regione si riempiono di nuovi capannoni. Anche in presenza di migliaia di costruzione vuote».

Se nel gioco politico delle parti ciascuno ha la sua rispettabilissima posizione va doverosamente riportato quanto dichiara l'Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) nella nota di presentazione del report: «Il Veneto è la regione che ha la maggior superficie di edifici rispetto al numero di abitanti (147 m2/ab), seguita da Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna e Piemonte, tutte con valori superiori ai 110 m2/ab. I valori più bassi si registrano invece nel Lazio, in Liguria e Campania, rispettivamente con 55, 60 e 65 m2/ab, a fronte di una media nazionale di 91 m2/ab».

 



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