Dopo aver letto, increduli e tristi, la storia dello studente 22enne che si è tolto la vita per amore la notte di Halloween, diversi giovani ci hanno segnalato delle analogie tra il gesto estremo del suicida e quelle compiute dal protagonista del film Sette anime del regista Muccino.

Nel film, uscito nel gennaio di quest’anno, Ben Thomas (interpretato da Will Smith) decide di uccidersi per donare sette dei suoi organi ad altrettante persone. E prima di togliersi la vita, avverte i sanitari che si sta per verificare un suicidio. “Il suicidio di chi?”, chiede l’operatore dall’altra parte del telefono. “Il mio”, risponde il protagonista del film.

Secondo i ragazzi il modo con cui lo sfortunato 22enne di Sacile ha scelto di togliersi la vita e di chiamare il 118  pochi istanti prima del gesto estremo perché i suoi organi potessero essere espiantati ricalca dunque il copione del film del regista Muccino, che aveva appunto come tema-chiave quello della donazione.

Nel film “Sette anime” i motivi che spingono il protagonista al suicidio sono legati al rimorso e ai sensi di colpa, per il giovane 22enne è stato invece l’amore infelice e non corrisposto la causa che lo ha portato a compiere un gesto così drammatico e che ha lasciato costernati parenti, amici ma anche coloro che quel ragazzo non l’avevano mai conosciuto e che hanno avuto la prova che per amore si può ancora morire.