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28 marzo 2024

Nord-Est

Stuprata dal branco in vacanza, denuncia di una 18enne

A Lignano Sabbiadoro, 5 indagati: hanno dai 17 ai 21 anni

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foto d'archivio

LIGNANO SABBIADORO - Attirata da un giovane che conosceva e abusata dal branco. Questo l'incubo denunciato da una 18enne vittima di uno stupro di gruppo a Lignano Sabbiadoro.

Cinque giovani dai 17 ai 21 anni, in vacanza nella località balneare, sono stati indagati e gli sono stati sequestrati i telefono cellulari: le chat e i contenuti video e foto sono al vaglio della Squadra Mobile di Udine. Assieme agli smartphone gli investigatori della Scientifica hanno prelevato effetti personali nell'appartamento dove si sarebbe consumata la violenza. Proprio dalla messaggeria istantanea si spera di ricavare elementi utili: gli investigatori intendono verificare se nelle conversazioni, nelle foto e nei video ci siano riferimenti a quanto accaduto in casa. La violenza si sarebbe consumata il 10 agosto. La ragazza avrebbe confidato tutto ai genitori: il racconto che ha spinto il padre ha recarsi nell'appartamento indicato dalla ragazza e a sfondare persino la porta, visto che nessuno rispondeva. A quel punto i vicini hanno allertato le forze dell'ordine.

Per il momento, non sono state ipotizzate misure cautelari; la Procura allo stato intende infatti prima vagliare la vicenda in ogni suo aspetto e ricostruire con precisione la dinamica dei fatti. In questo senso, una prima relazione della Squadra Mobile è sul tavolo dei pm della Procura friulana e di quella minorile di Trieste, essendo uno dei protagonisti un 17enne.

I magistrati dovrebbero a breve chiedere che gli indagati siano sottoposti a tampone per estrarne il Dna, da confrontare con tracce rilevate nell'appartamento. Nel frattempo, i cinque ragazzi - che hanno sostenuto che la ragazza fosse consenziente - hanno lasciato la città balneare dove il gruppo stava trascorrendo un periodo di vacanza. Non avendo alcun vincolo di permanenza e non essendo state emesse misure cautelari a loro carico, i 5 sono ritornati nelle rispettive abitazioni, in Veneto, Lombardia e Piemonte. Per ora, gli avvocati nominati dai cinque ragazzi non hanno ancora incontrato i loro assistiti: questa circostanza conferma come gli accertamenti siano ancora in una fase preliminare, visto che non sono state raccolte le ricostruzioni da parte degli indagati alla presenza dei loro avvocati. Quattro dei cinque ragazzi - compreso il minorenne - hanno nominato legali del Foro di Udine. Soltanto uno dei maggiorenni si è affidato a un avvocato di fiducia, appartenente al foro di Genova.

 

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