Studiolo di Vicolo dei Vetri: quando la tecnologia incontra l'arte
Domenica 13 settembre sarà presentato al pubblico il progetto di digitalizzazione del misterioso 'Studiolo' di Vicolo dei Vetri.
CASTELFRANCO - Nella viuzza dietro il municipio, un’anonima porta dà accesso ad un luogo tanto misterioso quanto affascinante: si tratta dello ‘Studiolo’ di Vicolo dei Vetri, scoperto casualmente solo nel 1991. Misterioso in quanto non si sa niente a riguardo, né quando fu realizzato, né la sua funzione, con ipotesi che spaziano da studio notarile, a sede di confraternita a tribunale di bassa corte. Il suo fascino è dato invece dagli affreschi che decorano la parte superiore delle quattro pareti e che tradiscono un’evidente influenza giorgionesca.
A 1500 anni dalla sua (presunta) realizzazione, l’Assessorato alla Cultura, nella persona di Franco Pivotti, e l’Amministrazione comunale di Castelfranco, con un importante contributo dalla Regione, hanno deciso di valorizzare questo luogo attraverso l’utilizzo delle più recenti tecnologie della realtà aumentata, applicati per la prima volta a Castelfranco in ambito museale. Si è trattato di un lavoro lungo e corale, che ha visto più attori concorrere al nuovo allestimento interattivo. In primo luogo, si è proceduto con la ricerca storico-artistica riguardante lo Studiolo. Matteo Melchiorre, direttore di museo-biblioteca-archivio e storico di formazione, ha esaminato un documento del 1506 (conservato all’Archivio di Bassano), scoperto anni fa dal compianto Luigi Squizzato, che sembrerebbe (ma il condizionale è d’obbligo) testimoniare la nascita dello Studiolo. Marco Mondi si è occupato invece della descrizione e interpretazione degli affreschi, rivalutandone l’importanza artistica, mentre Leonardo Sernagiotto ha condotto una ricognizione araldica sugli stemmi rappresentati.
L’aspetto tecnologico è stato invece curato dall’agenzia di comunicazione Notorious, che con un avveniristico intervento di digitalizzazione (con touch screen, video documentari e realtà aumentata) ha costruito una suggestiva narrazione, trasmettendo efficacemente l’aura enigmatica e misteriosa dello Studiolo, suggerita anche dall’accorta illuminazione della Linea Light Group. Come ricordato da Marco La Fiura, direttore creativo di Notorius, la narrazione offerta al visitatore mira al suo completo coinvolgimento, per aumentarne la memorizzazione dell’esperienza vissuta. Non si è voluto inoltre fornire certezze ma favorire un’interpretazione personale.
In attesa che questa tecnologia possa diffondersi anche agli altri tesori artistici di Castelfranco, domenica 13 settembre, presso l’arena del Teatro accademico ci sarà la presentazione ufficiale del progetto dello Studiolo, con la proiezione del video documentario e del making-of dei lavori, con la possibilità di visitare uno dei luoghi più misteriosi di Castelfranco.
Nella foto di compertina, da sinistra a destra: Marco La Fiura (Notorious Agency), Matteo Melchiorre (direttore Museo Casa Giorgione), Franco Pivotti (assessore alla Cultura), Marco Mondi (storico dell'arte).