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20 aprile 2024

Oderzo Motta

Studenti in stage nelle aziende: progetto in pericolo

Preoccupazione della dirigenza scolastica in un recente in incontro all'Isiss Scarpa per i tagli ipotizzati dal Governo

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l'incontro all'istituto scolastico

ODERZO-MOTTA DI LIVENZA - Alternanza scuola-lavoro: l’isiss Scarpa scende in campo per mantenere gli stage degli studenti nelle aziende.

Attualmente l’istituto ha a disposizione contributi per un totale di 200 ore destinate ai licei classico, linguistico, scientifico e delle scienze umane tra Motta e Oderzo, e 400 ore per l’istituto tecnico presente a Motta.

«Un monte-ore che non deve essere toccato» ammonisce il dirigente scolastico Liviana Da Re dopo che il governo ha annunciato di voler tagliarne i fondi. Qualche giorno fa si è riunito il comitato tecnico-scientifico, composto da rappresentanti dello Scarpa e dalle imprese del territorio. Spiega Da Re: «Abbiamo costruito negli anni un progetto efficace, seguito dal professor Michele Pillon, che ha soddisfatto studenti e genitori come le aziende e gli enti che hanno ospitanti. Sarebbe un errore rinunciare a tutto questo.

Cercheremo di trovare le risorse per continuare a realizzare il nostro modello, ricco di valori formativi». Nelle prossime settimane il governo ha programmato la discussione in Parlamento: il nuovo progetto prevede non solo la riduzione della durata delle attività a 90 ore per i licei e 150 per gli istituti tecnici, ma anche il taglio di circa metà delle risorse. «L’esperienza dell'alternanza tra scuola-lavoro - continua Da Re - presenta per ragioni naturali una grande utilità per gli studenti dell’Istituto Tecnico, che hanno modo durante lo stage - quasi sempre in azienda - di applicare concretamente le conoscenze acquisite a scuola.

Sarebbe importante continuare a poterlo fare per le ore fin qui previste.

Questo “monte-ore” rende possibili due periodi sufficientemente prolungati di attività, della durata di circa un mese ciascuno.

Per gli studenti dell’Istituto Tecnico è l’occasione non solo di affrontare un momento fondamentale per la loro formazione professionale, ma spesso anche di mettere le basi per un rapido inserimento nel mondo del lavoro. Il 30-35% che si iscrive all’Università, quasi tutti gli altri alla fine del corso trovano impiego in tempi molto brevi».

Per quanto riguarda il liceo? «La nostra esperienza dimostra che una gestione capace di stabilire buoni rapporti con il territorio è fondamentale.

Il valore del progetto è confermato dal fatto che, sia da parte dei ragazzi che delle famiglie, abbiamo registrato indici di soddisfazione di oltre il 90%».

 



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