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16 aprile 2024

Esteri

Strasburgo apre alle coppie gay: sì all'adozione dei figli del partner

| Carlo De Bastiani |

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| Carlo De Bastiani |

Strasburgo apre alle coppie gay: sì all'adozione dei figli del partner

STRASBURGO - La Corte Europea per i diritti dell'uomo ha dato ragione ad una coppia omosessuale che contestava il divieto opposto dai tribunali austriaci a concedere ad una delle partner il diritto di adottare il figlio dell'altra. La Corte ha deciso che non sono state fornite ragioni convincenti atte a stabilire l'esclusione delle coppie gay rispetto alla possibilità dell'adozione coparentale prevista per le coppie eterosessuali non sposate.

La Corte ha stabilito che la differenza di trattamento riservata alle richiedenti rispetto ad una coppia eterosessuale non sposata in cui uno dei due partner avesse desiderato adottare il figlio dell'altro era fondato sull'orientamento sessuale delle richiedenti.

A ricorrere alla Corte di Strasburgo sono state due donne austriache - nate nel 1967 - che vivono una relazione omosessuale stabile e il figlio di una di loro, che vive con le due richiedenti.

Dopo la Corte di Strasburgo, anche la Corte costituzionale tedesca ha ampliato oggi i diritti di adozione delle coppie dello stesso sesso. Secondo la corte tedesca, nei casi in cui un partner ha già adottato un figlio anche l'altro ha diritto di adottarlo. L'attuale divieto, nota la corte di Karlsruhe, è incostituzionale in quanto viola il diritto ad un pari trattamento delle coppie omosessuali e dei loro figli. Le coppie dello stesso sesso "sono capaci quanto le coppie sposate di occuparsi del benessere dei figli in una unione legale permanente", ha affermato uno dei giudici, Ferdinand Kirchhof. La Corte ha sottolineato che, per i figli, essere adottati da entrambe i partner ha "un effetto psicologico stabilizzante" e fornisce maggiore sicurezza dal punto di vista legale, anche per quanto riguarda l'eredità.

Commentando la decisione della Corte di Strasburgo, il presidente di Di' Gay Project, Imma Battaglia, auspica che ''l'Italia possa adeguarsi presto all'esempio di questa storica sentenza: per tutti i figli delle famiglie arcobaleno, che meritano tutela e diritti, e per la piena uguaglianza di tutti i bambini del mondo".

Fabrizio Marrazzo, portavoce di Gay Center, si augura che anche l'Italia apra alle adozioni. "Occorre rompere il tabù che gay e lesbiche non possano avere figli e aprire alle adozioni", ha affermato.

Paola Concia del Pd commenta è "ovviamente una bella notizia. Però credo che sia giunto il momento di smetterla di rincorrere le sentenze dei tribunali e capire che è giunta finalmente l'ora di fare una legge".

Critiche invece da Carlo Giovanardi, senatore del Pdl, che commentando all'Adnkronos la pronuncia sottolinea: "Non è una Corte che può stabilire se un bambino può avere un suo equilibrio in una coppia eterosessuale o omosessuale". "Sono molto preoccupato - aggiunge - perché avendo presieduto la Commissione per le adozioni internazionali conosco la situazione degli altri paesi". E "non so se i giudici di Strasburgo quando fissano questi loro convincimenti si rendono conto dei problemi che ne possono derivare", rimarca Giovanardi.

(Adnkronos)

 



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