TRENTO - Tragedia ieri in via Marchetti, a Trento, dove nel pomeriggio, intorno alle 15, Claudio Rampanelli, 63enne, ha massacrato la compagna Laura Simonetti e la figlia di lei, Paola Ferrarese, di 27 anni, per poi togliersi la vita.

Stando a una prima ricostruzione, l'uomo avrebbe ucciso le due donne colpendole con un coltello e si sarebbe poi suicidato gettandosi dal tetto di casa e finendo in un cortile interno del caseggiato. A nulla sono valsi i tentativi soccorso.

A chiamare il 113 è stato lo stesso assassino: «Ho ucciso moglie e figlia e adesso mi ammazzo». «Non ce la faccio più, spostatevi, mi butto di sotto», ha gridato prima di lanciarsi. Movente della strage, probabilmente, la gelosia: l'uomo temeva di essere lasciato e abbandonato.

Attualmente Rampanelli lavorava per una cooperativa sociale. Aveva conosciuto Laura, la compagna, mentre era impiegato come manutentore nel palazzo di via Marchetti e da circa dieci anni viveva con lei. Ultimamente si era unita a loro anche la figlia di Laura, Paola, laureanda in architettura e ingegneria.