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16 aprile 2024

Valdobbiadene Pieve di Soligo

Strage di pesci nel Soligo

Numerose le segnalazioni dei cittadini che chiedono un monitoraggio delle acque

| Emanuela Da Ros |

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| Emanuela Da Ros |

moria pesci soligo

CISON DI VALMARINO - Dalle acque del Soligo affiorano pesci. Morti. Che spesso esalano l’ultimo respiro sugli argini, tra i rovi e i cespugli inariditi. Evidente la preoccupazione dei residenti che hanno fotodocumentato la moria di pesci soprattutto a Mura lungo il corso d’acqua che mantiene tuttora una portata modesta. “Ogni anno - dice un cittadino - succede la stessa cosa: i pesci probabilmente arrivano dalla Tajada, il canale artificiale emissario dei due laghi di Revine (il lago di Lago e il lago di Santa Maria) e confluendo nel Soligo non trovano acqua a sufficienza per sopravvivere. Oppure alla base della moria c’è qualche altra ragione, su cui si dovrebbe indagare.”

A quanto pare finora però non ci sono state risposte soddisfacenti e i cittadini chiedono un monitoraggio delle acque e un intervento preventivo perché è proprio in primavera che l’inquietante fenomeno si ripete, in maniera vistosa. “Lungo gli argini - spiega una residente - anziché fiori e erbe spontanee si trovano cumuli di carcasse ittiche: trote, scardole, alborelle, pesci tipici dei laghi e di questo corso d’acqua. Non capiamo come mai non si intervenga per arginare il fenomeno e soprattutto perché non si attui tempestivamente la pulizia dell’alveo e degli argini. Ultimamente abbiamo anche avvistato delle tartarughe d’acqua, giunte direttamente dai laghi”.

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