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19 aprile 2024

Treviso

Strada Ovest, traffico di supermercati: “Sono troppi, non servono”

Ascom contro le nuove strutture commerciali: "Non c'è richiesta che giustifichi tutte queste aperture. Le amministrazioni devono coordinarsi"

| Isabella Loschi |

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| Isabella Loschi |

Strada Ovest

TREVISO - Lungo la strada Ovest arriva l’ennesima area commerciale con un nuovo supermercato che dovrebbe sorgere all'incrocio con strada San Pelajo, all’altezza della pizzeria “Da Pino”. Solo poche settimane fa l’annuncio del nuovo supermarket vicino all’Appiani, a pochi passi dal Panorama. Un susseguirsi di nuove medie strutture commerciali che hanno fatto storcere il naso ad Ascom: “Quanti sono i supermercati lungo la strada Ovest? Sono troppi, questa è l’unica risposta”, è la secca risposta di Federico Capraro, presidente di Ascom Confcommercio.

“Non ci sono richieste o dati che giustificano tutte queste aperture - sottolinea - Sono solo delle operazioni di speculazione su terreni che con un cambio di destinazione d’uso sono passati negli anni da agricolo a commerciale-direzionale. Lo abbiamo visto anche in questa emergenza sanitaria - spiega Capraro - la richiesta da parte dei cittadini è quella del recupero del negozio di vicinato e di prossimità. Basta con questo sfruttamento del nostro territorio”. Secondo il numero uno della Confcommercio l’approccio degli amministratori è sbagliato.

“Non è possibile che i 1.500 metri quadri diventino l’alibi perché le amministrazioni preferiscono portarsi a casa i loro oneri di urbanizzazione o la rotonda, invece di assumersi la responsabilità di coordinarsi e chiedere alla Regione di rivedere una legge che non risponde alle esigenze del territorio, oggi costantemente massacrato”. Secondo Capraro “è arrivato il momento di iniziare a ragionare con una logica diversa, che vada oltre i singoli confini comunali”.

Il nuovo progetto ereditato dalla passata amministrazione e sul quale il Comune non può intervenire visto le metrature, ha già sollevato polemiche. “Non bastano i 3000 metri quadri del nuovo supermercato Alì, sempre in Strada Ovest. Non basta il nuovo insediamento che arriverà alla rotonda dell’ospedale con il completamento del Terraglio est: 72.000 mq di cui 38.000 commerciali. Non basta il 19% di consumo di suolo che registra la provincia di Treviso. Sembra di vivere un déjà vu: la fase due non ha nulla di diverso dallo sviluppo, fatto di asfalto, cemento e distruzione, che ci ha portato al Covid-19”, protestano gli ambientalisti di Fridays For Future.

“Gli attuali amministratori comunali si dicono “preoccupati” per la prossima realizzazione e apertura di nuovi supermercati in città, si dichiarano “impossibilitati” a mettere un freno all’espansione della grande distribuzione, lamentano che i comuni siano privi di strumenti giuridici per regolare la nascita di nuove attività commerciali, ma tutto questo non corrisponde con la realtà per quanto riguarda le scelte politiche di questa giunta”, aggiunge Luigi Calesso di Coalizione Civica per Treviso. “A dispetto delle promesse elettorali e delle costanti dichiarazioni sulla “difesa del piccolo commercio” l’amministrazione Conte si caratterizza, al contrario, perché sta aprendo le porte proprio alla realizzazione di nuove ampie superfici di vendita al dettaglio”.

 


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