"Stop cava Morganella", dalle piazze la protesta diventa digitale
Extinction Rebellion Treviso lunedì darà il via ad una protesta social contro l'autorizzazione della Regione di approfondire gli scavi
| Isabella Loschi |
TREVISO - Dalle piazze la protesta diventa digitale e corre via social. L’iniziativa è di Extinction Rebellion Treviso che in queste settimana sta organizzando sit-in e manifestazioni di protesta contro la decisione della Regione Veneto di autorizzare l'approfondimento per l’escavazione di ghiaia e sabbia sottofalda a cava Morganella tra Ponzano e Paese.
Dopo gli striscioni in piazza e la consegna ai sindaci di Ponzano, Treviso e Paese, delle oltre 5mila firme della petizione promossa dalle associazioni ambientaliste, tra cui Extinction Rebellion Treviso, per chiedere di presentare ricorso al Tar contro l’ampliamento della cava, ora lanciano una protesta digitale.
"Lunedì 28 giugno, in concomitanza con la consegna delle firme in Regione, tempestiamo di commenti e hastag “Stop cava Morganella”, i profili social del presidente Luca Zaia, dell’assessore all’Ambiente Giampaolo Bottacin e del Ministero della Transizione Ecologia".
“L’ampliamento degli scavi a cava Morganella potrebbe mettere a rischio inquinamento l’acqua dei pozzi a valle verso, data la prossimità con due discariche che potrebbero contaminare la falda affiorante”, ribadisce l’organizzazione di tutela ambientale. “L’acqua non è un prodotto commerciale, bensì un bene comune e una risorsa limitata, che deve essere protetta e utilizzata in maniera sostenibile. Per la sicurezza di tutti, vogliamo lo stop definitivo degli scavi e la ricognizione dei materiali sul fondo della cava”.