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28 marzo 2024

Treviso

"Stop cava Morganella", consegnate in Regione le 5mila firme della petizione

Azione digitale di Extinction Rebellion Treviso ma l'assessore Bottacin blocca i commenti nella sua pagina Facebook

| Isabella Loschi |

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| Isabella Loschi |

cava Morganella

PONZANO - Lunedì mattina i gruppi ambientalisti contro gli scavi a casa Morganella hanno consegnato in Regione le 5mila firme raccolte con la petizione “Stop cava Morganella”. I promotori hanno chiesto al presidente Zaia di revocare il decreto che autorizza gli scavi sottofalda passando dagli attuali 40 a 60 metri di profondità nella cava che si trova tra Ponzano e Paese, per un totale di 4,1 milioni di metri cubi asportabili nel giro di 15 anni.

In concomitanza sui social, partire dalle ore 9, si è svolta l’azione digitale organizzata da Extinction Rebellion, che ha portato decine di cittadini a manifestare il loro dissenso verso quanto sta avvenendo a cava Morganella attraverso dei commenti sui profili social di Zaia, dell’assessore all’ambiente Bottacin, e del Ministero della Transizione Ecologica.

“L’ampliamento, oltre a violare la legge regionale che vieta scavi oltre i 43 metri, potrebbe mettere a rischio inquinamento l’acqua dei pozzi a valle verso il comune di Treviso, data la prossimità con due discariche che potrebbero contaminare la falda affiorante. Diamo ascolto ai nostri concittadini e difendiamo la nostra salute e l’ambiente”, il testo di uno dei commenti apparsi questa mattina sul profilo Facebook di Zaia.

"L’obiettivo - spiegano i promotori - era intasare temporaneamente di commenti i social per portare visibilità mediatica sulla questione, in concomitanza con il deposito in Regione delle oltre 5000 firme della petizione”.

Ma sul profilo Facebook dell’assessore all’Ambiente Bottacin i commenti sono stati bloccati preventivamente, nessuno poteva scrivere sotto i suoi post.

“Extinction Rebellion Treviso vuole esprimere la sua rabbia verso l’accaduto, sintomo di uno scarsissimo interesse non solo verso la questione Morganella, e di conseguenza verso la salute dei cittadini veneti e la tutela dell’ambiente, ma anche verso l’opinione degli stessi cittadini che l’assessore dovrebbe rappresentare”.

“Dopo la dichiarazione di emergenza climatica ed ecologica firmata dal Comune di Treviso ancora si autorizzano progetti che distruggono gli ecosistemi e pongono a rischio di inquinamento l'acqua, come l’ampliamento degli scavi a cava Morganella”, scrive un cittadino. “Non vogliamo solo parole, vogliamo fatti e progetti di riqualificazione”.

 


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Isabella Loschi

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