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29 marzo 2024

Vittorio Veneto

"E' stato un Centenario mediocre"

A pochi giorni dalla fine delle celebrazioni, piovono critiche sull'organizzazione e sui costi

| Roberto Silvestrin |

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| Roberto Silvestrin |

VITTORIO VENETO - “Cosa ha portato di concreto il Centenario alla città ? Nel ‘68 sono arrivati il palazzetto dello sport e le piscine. Nel 2018, anno del Centenario, nulla”: è il bilancio tracciato dal consigliere leghista Gianluca Posocco, a pochi giorni dalla fine delle celebrazioni.

 

Poco prima del 4 novembre, giornata di chiusura ufficiale delle commemorazioni, torna la polemica sull’organizzazione degli eventi dell’anno. Il consigliere di Partecipare Vittorio Matteo Saracino l’ha addirittura definito un “Centenario mediocre, mal progettato e poco lungimirante”, privo di “una progettualità ad ampio respiro”. Secondo l’esponente di minoranza tutto sarebbe stato allestito all’insegna “dell’organizzare all’ultimo minuto con quel che c’è”.

 

“L’impressione di molti è che il centenario abbia trasmesso troppa retorica militaresca, nostalgica e stantia, che guarda al passato – continua Saracino -. Poche idee e ben confuse insomma, l’ennesima occasione persa per Vittorio Veneto”.

 

E di “occasione persa” ha parlato anche Posocco: “Un anno perso senza progetti replicabili negli anni futuri. Un anno in cui la centralità di Vittorio Veneto è stata autoreferenziale”. Secondo l’esponente leghista il problema di tutto il Centenario sarebbe stata la mancata risonanza – al di là dell’ambito prettamente locale – delle iniziative. “C’è stata una grande mancanza di informazione – dichiara Posocco -. Su quali testate nazionali siamo finiti? I progetti di questa amministrazione quali sono stati? Non mi vengono immediatamente in mente. Ce ne sono? Nessuna grande mostra, nessun gran convegno. Nessuna buona prassi archiviata. Niente di niente”.

 

Nel mirino anche l’assenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: è la prima volta che la più alta carica dello Stato non presenzia alla cerimonia del 4 novembre in città, in uno degli anniversari decennali della fine della Grande Guerra. “Però si potevano chiamare le altre due più alte cariche dello Stato, il Presidente della Camera o del Senato”, sostiene Posocco.

 

Criticato anche il concerto del Centenario che si terrà il 4 novembre al teatro “Da Ponte”, per il quale il comune aveva deciso di stanziare, nel luglio scorso, 30mila euro. Posocco l’ha definito un’iniziativa “autoreferenziale”, evidenziando come al concerto potrà assistere solo un numero limitato di cittadini, quelli che oltre alle autorità hanno prenotato i posti disponibili.

 

“E’ ancora prematuro ottenere l'elenco completo e definitivo di tutte le spese sostenute per il centenario, ma per ora il parziale speso indica un conto salato per la comunità, che non sempre ha coniugato in modo favorevole il rapporto costo/benefici”, conclude Saracino.

 



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Roberto Silvestrin

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