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25 aprile 2024

Castelfranco

Spente le fiamme a Riese, ora rimane la paura per la diossina

“L'Arpav sta effettuando i campionamenti e nei prossimi giorni si avranno i risultati delle analisi"

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Spente le fiamme a Riese, ora rimane la paura per la diossina

RIESE - Oltre due ore di intenso lavoro sono servite ai vigili del fuoco per domare le fiamme nel centro di Riese Pio X. Ieri poco prima delle 18, per cause ancora in fase di accertamento, si è sprigionato un incendio nel capannone contenente materiale edile dell’azienda di ferramenta Sidernorio. La struttura si trova in pieno centro storico, la combustione è stata rapida alimentata dal materiale plastico e dai solventi presenti.

 

Le fiamme erano altissime e la colonna di fumo si vedeva a diversi chilometri di distanza. Un’immagine apocalittica che ha riportato alla mente di qualcuno l’incendio al centro commerciale Stella di Oderzo nel 2017. Fortunatamente anche in questo caso il magazzino era chiuso, nessuno si trovava al suo interno. Immediata la chiamata ai vigili del fuoco che sono intervenuti sul posto con 12 squadre e 40 uomini. Presenti le forze dell’ordine che hanno blindato il centro, mentre sono state fatte evacuare le persone residenti nelle vicine abitazioni, circa una decina di abitanti che hanno passato la notte in un bed&breakfast. La paura era che l’incendio potesse propagarsi alle strutture vicine. Grazie al rapido intervento dei vigili del fuoco ciò non è avvenuto. Il magazzino è andato completamente distrutto. La maggior preoccupazione per gli abitanti già da ieri sera è la presenza di diossina nell’aria.

 

L’amministrazione comunale già nei primi minuti dell’incendio aveva intimato i cittadini a chiudere le finestre. Un invito che è stato nuovamente lanciato dal sindaco Guidolin, una volta spento l’incendio, “L'Arpav sta effettuando i campionamenti e nei prossimi giorni si avranno i risultati delle analisi dell'aria nella zona, anche se non dovrebbero esserci elementi di particolare criticità. Precauzionalmente invitiamo tutti a mantenere porte e finestre chiuse e a lavare bene frutta e verdura raccolta da orti e giardini del territorio”. Non resta che attendere i risultati del’Arpav per conoscere la situazione.

 


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