Sparatoria di Santa Bona, interrogato il 36enne accusato di aver premuto il grilletto
Nel frattempo sono stazionarie, e dunque gravissime, le condizioni dello zio colpito alla nuca lunedì pomeriggio a Borgo Capriolo
TREVISO - Rimangono stazionarie, e dunque gravissime, le condizioni di Domenico Durdevic, il 52enne ferito alla testa con un colpo d’arma da fuoco a Borgo Capriolo a Santa Bona.
Accusato di aver sparato è il nipote 36enne Branko Durdevic che, dopo i fatti accaduti lunedì verso le 15, era scappato per poi essere stato catturato dalla polizia qualche ora dopo.
Ieri verso mezzogiorno il 36enne è stato interrogato dagli inquirenti.
Ha spiegato che l’oggetto del contendere erano le due nipotine del 52enne: Branko infatti sarebbe il nuovo compagno dell’ex moglie del figlio di Domenico, Riccardo, attualmente in carcere a Treviso.
Le questioni familiari poi sono degenerate per arrivare allo sparo di lunedì pomeriggio.
La pallottola ha colpito Domenico alla nuca: quest’ultimo sta lottando tra la vita e la morte in ospedale.
Il 36enne è ora in custodia in carcere a Venezia. Nei prossimi giorni è attesa l’udienza di convalida.