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29 marzo 2024

Nord-Est

Sorpresi dai Carabinieri mentre tentano il furto in una casa

Una pattuglia in borghese ha chiamato i rinforzi e ha messo le manette ai polsi a tre pregiudicati

| Gianandrea Rorato |

| Gianandrea Rorato |

foto d'archivio

JESOLO - Lunedì i Carabinieri dell’Aliquota Operativa unitamente ai colleghi dell’Aliquota Radiomobile del N.O.R. della Compagnia di San Donà di Piave (VE), in seguito supportati da personale della Stazione Carabinieri di Jesolo e delle Squadre di Intervento Operativo del 4° Battaglione “Veneto” di Venezia-Mestre, hanno arrestato tre persone subito dopo un furto in un’abitazione.

Il gruppetto è incappato in una pattuglia in borghese che li ha notati aggirarsi per il Lido e, in Via Boito, scavalcare la recinzione di un’abitazione. A quel punto i militari hanno chiamato rinforzi e, con l’aiuto di una pattuglia dell’Aliquota Radiomobile, hanno sorpreso i tre mentre uscivano da una porta finestra che avevano forzato infrangendo la vetrata con un grosso sasso.
Qualche istante dopo sul posto sono arrivate anche altre pattuglie dei Carabinieri e per i tre si è spenta ogni speranza di fuga. Dall’abitazione saccheggiata avevano prelevato: un computer, un I-Pad e un braccialetto da donna, tutti nascosti in uno zaino, e perfino una camicia da donna.

I tre sono poi risultati essere pregiudicati e senza fissa dimora: W.M., 25enne, A.H., 27enne, e R.Z., 45enne, quest’ultimo già sottoposto all’obbligo di presentarsi periodicamente alla caserma di Jesolo, per furto in abitazione e furto aggravato e continuato. Insomma, tutt’altro che gente di primo pelo. Le successive indagini dei militari hanno appurato che poco prima i 3 avevano tentato di rubare anche da un’abitazione di via Rovigo e da un’auto parcheggiata in via Mascagni: in quest’ultimo caso si erano appropriati di un capo di abbigliamento riconsegnato al legittimo proprietario.
Ora i tre sono in attesa dell’udienza di convalida al Tribunale di Venezia, mentre le indagini proseguiranno per capire se gli arrestati siano gli autori di altri furti consumati nella località balneare.

 



Gianandrea Rorato

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