Sorpresi dai Carabinieri mentre tentano il furto in una casa
Una pattuglia in borghese ha chiamato i rinforzi e ha messo le manette ai polsi a tre pregiudicati
JESOLO - Lunedì i Carabinieri dell’Aliquota Operativa unitamente ai colleghi dell’Aliquota Radiomobile del N.O.R. della Compagnia di San Donà di Piave (VE), in seguito supportati da personale della Stazione Carabinieri di Jesolo e delle Squadre di Intervento Operativo del 4° Battaglione “Veneto” di Venezia-Mestre, hanno arrestato tre persone subito dopo un furto in un’abitazione.
Il gruppetto è incappato in una pattuglia in borghese che li ha notati aggirarsi per il Lido e, in Via Boito, scavalcare la recinzione di un’abitazione. A quel punto i militari hanno chiamato rinforzi e, con l’aiuto di una pattuglia dell’Aliquota Radiomobile, hanno sorpreso i tre mentre uscivano da una porta finestra che avevano forzato infrangendo la vetrata con un grosso sasso.
Qualche istante dopo sul posto sono arrivate anche altre pattuglie dei Carabinieri e per i tre si è spenta ogni speranza di fuga. Dall’abitazione saccheggiata avevano prelevato: un computer, un I-Pad e un braccialetto da donna, tutti nascosti in uno zaino, e perfino una camicia da donna.
I tre sono poi risultati essere pregiudicati e senza fissa dimora: W.M., 25enne, A.H., 27enne, e R.Z., 45enne, quest’ultimo già sottoposto all’obbligo di presentarsi periodicamente alla caserma di Jesolo, per furto in abitazione e furto aggravato e continuato. Insomma, tutt’altro che gente di primo pelo. Le successive indagini dei militari hanno appurato che poco prima i 3 avevano tentato di rubare anche da un’abitazione di via Rovigo e da un’auto parcheggiata in via Mascagni: in quest’ultimo caso si erano appropriati di un capo di abbigliamento riconsegnato al legittimo proprietario.
Ora i tre sono in attesa dell’udienza di convalida al Tribunale di Venezia, mentre le indagini proseguiranno per capire se gli arrestati siano gli autori di altri furti consumati nella località balneare.