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25 aprile 2024

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Il sogno sfuma: Sernagiotto 14° alla 24 Ore di Daytona

Il pilota di Caerano: "Sensazioni contrastanti, abbiamo fatto bene da un lato, ma dall'altro non siamo riusciti a giocare le nostre carte"

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Il sogno sfuma: Sernagiotto 14° alla 24 Ore di Daytona

DAYTONA (STATI UNITI) - Due incidenti nelle prime fasi di gara hanno impedito a Cetilar racing di puntare al colpo grosso alla 24 Ore di Daytona, la leggendaria corsa endurance andata in scena ieri e oggi sul circuito della Florida per l’edizione numero 60 che apriva l’Imsa Michelin Endurance Cup.

Il caeranese Giorgio Sernagiotto e i suoi compagni Roberto Lacorte, Antonio Fuoco e Alessio Rovera avrebbero voluto giocarsi tutte le loro carte, ma i due incidenti arrivati negli stint di guida di Roberto Lacorte hanno provocato un doppio cedimento delle sospensioni della Ferrari 488 Gt3 Evo #47. Il primo è arrivato nella seconda delle 24 ore di gara, mentre guidava Lacorte: perso il posteriore dell’auto al tornantino che collega il tri-ovale alla parte di in-field, la Ferrari tricolore è scivolata indietro per inerzia per qualche decina di metri. Allora è stata colpita dalla Lexus #12, urto che ha causato un pesante danno. Un secondo incidente ha visto uno sfortunato Lacorte tamponare una Porsche, rimediando un nuovo cedimento di una sospensione: fra le due occasioni la #47 ha perso un’ora e mezza ai box. Così l’equipaggio tutto italiano ha perso 60 giri dal leader di classe Gt Daytona, rendendo di fatto impossibile pensare realisticamente a una rimonta. La #47 non si è arresa, ma il distacco è sceso non oltre i 55 giri risalendo a quota 57 in seguito a una sosta arrivata nell’ultimo quarto di gara. Sernagiotto e i suoi compagni di squadra si sono piazzati al 14° posto di classe, il massimo a cui potevano aspirare dopo quella lunghissima sosta a inizio gara.

“Provo sensazioni contrastanti”, ha detto il pilota di Caerano a fine gara. “Da una parte abbiamo visto un’ottima performance in pista, segno che il lavoro fatto sull’assetto nei giorni scorsi è stato molto buono nonostante le prove libere si siano corse in condizioni difficili e bagnate al contrario della gara, fredda ma tutta asciutta. Dall’altro lato è davvero un dispiacere non aver avuto la possibilità di giocarci le nostre carte: potevamo davvero fare bene, come hanno dimostrato i tempi che abbiamo fatto segnare tutti e quattro. Purtroppo ci è mancato qualcosa. Per parte mia sono contento del passo che ho mantenuto, costante e sempre in linea coi tempi dei migliori di classe. Ci rifaremo al Sebring, ne sono sicuro”.

 

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