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28 marzo 2024

Montebelluna

Il sindaco risponde a Balasso: "Ha preso una cantonata"

Garbata replica del primo cittadino Marzio Favero al celebre comico

| Ingrid Feltrin Jefwa |

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| Ingrid Feltrin Jefwa |

Natalino Balasso

MONTEBELLUNA – Non c’è stizza o disappunto nelle parole di Marzio Favero che risponde a Natalino Balasso, solo la volontà di chiarire la sua posizione rispetto a scelte politiche che, come spiega sono frutto di un disegno più ampio e quindi un po’ più complesse di un attraversamento ciclopedonale. “Mi dispiace, stimo Natalino Balasso non solo come comico ma anche come uomo di pensiero – esordisce il sindaco -, ma questa volta ha preso una formidabile cantonata nel rendere propria la posizione espressa dal consigliere di minoranza Fernanda Favotto”.

“La mia amministrazione comunale è quella che ha introdotto la pista ciclopedonale in via Dei Martini in relazione al progetto di pedonalizzazione del centro storico di Montebelluna, operazione all’epoca ferocemente avversata proprio dalla Favotto. In via Dei Martini, ove è occorso l’incidente, all’epoca c’erano due sensi di marcia contrapposti senza spazio per pedoni o biciclette, quindi se oggi è possibile la circolazione della mobilitò leggera lo si deve a quella scelta contestata da chi oggi parla di tutela dei ciclisti”.

La risposta di Favero quindi prosegue: “Nella fattispecie dell’incidente occorso, vi è un tratto della pista ciclopedonale che si interseca con l’uscita di via Dante Alighieri. Per ragioni di sicurezza proprio per tutelare pedoni e ciclisti, poiché all’angolo vi è un edificio che riduce la visibilità per l’automobilista, si sono introdotte le strisce pedonali con segnali di attenzione. Il Codice della strada prevede che il ciclista scenda dal mezzo e attraversi con la bici a mano”.

“È pertanto paradossale che venga rimproverato di scarsa attenzione chi si è adoperato per pedonalizzare il centro storico di Montebelluna che prima era una specie di drive in per le automobili mentre adesso concede ampi spazi per chi va a piedi ed in bici. Senza volerlo Natalino Balasso è andato a schierarsi dalla parte di chi ha osteggiato questo progetto facendo una battaglia di retroguardia”.

“Peraltro, così come da tempo vado dicendo in Consiglio comunale, se si vuole favorire la mobilità leggera a Montebelluna si deve riprendere quel percorso che la mia amministrazione ha iniziato con l’introduzione dei sensi unici che consentono di ricavare lo spazio per le piste ciclopedonali. E in ogni caso che si sia pedoni, ciclisti, motociclisti, automobilisti, politici o comici si ha l’obbligo di rispettare il Codice della strada”.

Il sindaco quindi conclude: “Ricordo che fu proprio Natalino Balasso in uno spettacolo teatrale a Montebelluna a raccontare che una volta se un cittadino sbatteva la testa contro un palo della luce si guardava attorno e faceva finta di niente, mentre adesso protesta contro il sindaco. Sono convinto che se Natalino Balasso avesse vissuto a Montebelluna gli anni scorsi, avrebbe condiviso la battaglia per la pedonalizzazione che è quella, peraltro, che ci ha fatto vincere le elezioni”.

 



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Ingrid Feltrin Jefwa

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