TREVISO - “Abbiamo un obiettivo comune: servire la comunità e far crescere la città rispettando tutti”. Così il sindaco Mario Conte, con la fascia tricolore ha iniziato il suo discorso di insediamento dopo il giuramento a palazzo dei Trecento, per il via ufficiale al secondo mandato. Mai infangare una comunità straordinaria, laboriosa e solidale. Questa è Treviso. Noi qui siamo a rispondere ai trevigiani, anche quelli che non hanno voluto dare fiducia a nessuno”.

Conte ha poi rivolto una stoccata all’opposizione che ha toccato il tema dell’astensionismo alle elezioni comunali. “Chi parla dei numeri delle ultime elezioni si dimentica di dire che ha perso più di 6mila voti risotto al 2018. Chiedo a tutti di essere credibili. Chiedo rispetto per i cittadini che attraverso il voto hanno dato fiducia a questo sindaco e a questa strada. Noi siamo qui per accogliere le proposte e per spedire al mittente critiche pretestuose. Non abbiamo tempo da perdere. Noi siamo qui per servire la comunità, lasciando fuori la sterile politica - continua Conte - Siamo chiamati a grandi sfide, a disegnare il futuro della nostra città, a partire dal sociale e dall’ambiente e questo faremo”.

Dall’opposizione i nuovi consiglieri Caterina Dozzo ( lista De Nardi), Marco Zambia ( Pd) e Carlotta Bazza ( Pd) nei loro interventi hanno sottolineato in modo deciso la necessità di porre l’accento al sociale, con interventi mirati e concreti al diritto alla casa, all’ambiente e ai giovani e una maggiore attenzione ai quartieri, troppo spesso dimenticati. Tutti hanno sottolineato infine la necessità di nominare un assessore alla Cultura e al Turismo, deleghe oggi rimaste al sindaco.

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