Sindaca neoeletta si rifiuta di metterre la fascia tricolore - VIDEO
Il gesto della prima cittadina di Merano scatena reazioni forti tra politica e istituzioni. "Ma è solo una consuetudine locale"
| Redazione OT |

MERANO (BOLZANO) - Durante la cerimonia di insediamento a Merano, la nuova sindaca Katharina Zeller, avvocato di 38 anni, ha indossato la fascia tricolore solo per un attimo, per poi posarla subito sul tavolo, suscitando un acceso dibattito politico.
Nel video diffuso, l’ex sindaco invita la neoeletta a indossare nuovamente la fascia mentre posano insieme con la chiave della città, ma lei risponde con una battuta che rifiuta il gesto. La sindaca Zeller ha poi spiegato che il suo comportamento non intendeva essere un atto di disprezzo verso i simboli della Repubblica, ma è legato a una consuetudine locale: in Alto Adige, infatti, il distintivo ufficiale per i sindaci è il medaglione con lo stemma della città. L’insistenza dell’ex primo cittadino nel far indossare la fascia è stata percepita come una provocazione e uno sgarbo istituzionale.
La sindaca ha sottolineato che indosserà la fascia con il massimo rispetto nelle occasioni ufficiali e ha espresso dispiacere per eventuali fraintendimenti, ribadendo il suo impegno a servire la comunità nel rispetto dei valori repubblicani.
La vicenda ha però acceso le polemiche politiche: il senatore di Fratelli d’Italia ha definito il gesto “grave e inaccettabile”, annunciando un’interrogazione parlamentare al Ministero dell’Interno per chiarire l’accaduto e sottolineando il valore simbolico della fascia come rappresentazione dello Stato e dell’unità nazionale.
Anche il deputato di Europa Verde ha condannato il rifiuto della fascia, definendolo un’offesa ai valori costituzionali e invocando l’intervento del Ministro dell’Interno. La senatrice della SVP ha invece criticato le posizioni di estrema destra, difendendo la sindaca e sottolineando l’importanza del rispetto reciproco in una regione complessa come l’Alto Adige.
Il caso rimane al centro del dibattito politico, tra interpretazioni simboliche e questioni di consuetudine locale, mentre la sindaca continua il suo mandato con l’obiettivo di promuovere un dialogo inclusivo tra le diverse comunità linguistiche.
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