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29 marzo 2024

Treviso

SIMULA UNA RAPINA PER PAGARE L'AMANTE

Commerciante di Paese denunciata per simulazione di reato e procurato allarme. Pare l’abbia fatto a causa di una relazione extraconiugale

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SIMULA UNA RAPINA PER PAGARE L'AMANTE

PAESE – Ha chiamato i carabinieri per raccontare di essere stata rapinata da un uomo in scooter che l’aveva minacciata con un coltello. In realtà, però, si era inventata tutto. E pare che l’avesse fatto perché quei soldi li voleva dare al suo amante.

La storia arriva da Paese, dove la settimana scorsa si era verificato un caso simile: un tabaccaio che si era inventato una rapina in negozio.

La commerciante 40enne ha raccontato in modo circostanziato di essere stata avvicinata al semaforo da un uomo con casco nero, vestito di nero e a bordo di uno scooter nero. Stando alla sua prima versione, le aveva puntato un coltello alla gola e lei aveva consegnato i 500 euro d’incasso che aveva con sé.

Poi, però, hanno iniziato ad emergere delle contraddizioni: il coltello, quando la donna ha ripetuto il racconto, le era stato solo mostrato e non puntato alla gola. È stato questo il particolare, tra gli altri, che ha fatto capire ai carabinieri che la donna aveva lavorato con la fantasia allo scopo di tenersi i soldi.

Anche se l’obbiettivo non era il risarcimento dell’assicurazione, come nel caso del tabaccaio, ma nascondere l’incasso al marito, cosa già avvenuta in passato, sembra, appunto, a causa di una sua presunta relazione con un giovane amante.

Messa alle strette la donna ha confessato che in realtà la rapina non c'era stata.  Inizialmente, arrivata a casa, aveva provato a raccontare della rapina al marito, il quale allora, non credendole, le aveva detto di chiamare i carabinieri se effettivamente le cose erano andate così. La negoziante col coniuge non ha voluto ammettere di essersi inventata tutto ed ha composto il 112, andando avanti con la recita.

Cosa che alla fine le è costata cara: è stata denunciata per simulazione di reato e procurato allarme.

 

 


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