Silvia Romano è tornata in Italia: "Sto bene"
"Grazie, sto bene per fortuna. Sto bene fisicamente e mentalmente, ora voglio solo stare un po' di tempo con la mia famiglia, sono felicissima dopo tanto tempo di essere tornata". Sono le prime parole che Silvia Romano ha pronunciato all'aeroporto di Ciampino, dove nel primo pomeriggio è atterrato il jet che l'ha riportata in Italia. La 24enne cooperante è stata liberata ieri dopo un anno e mezzo di prigionia: sequestrata in Kenya, è stata ceduta a un gruppo di Al Shabaab e trasferita in Somalia. La 24enne, coperta e velata in un abito tradizionale somalo - e guanti monouso per le disposizioni imposte per contenere il contagio del coronavirus -, non è riuscita ce a nascondere neanche dietro la mascherina il sorriso stampato sul volto.
Lunghissimo l'abbraccio ai genitori e alla sorella, davanti al presidente del Consiglio Giuseppe Conte e al ministro degli Esteri Luigi Di Maio."Sono davvero lieto di aver dato il benvenuto a Silvia in un momento di grande difficoltà che il Paese sta vivendo. Questo è anche un segnale di speranza, di fiducia, che comunque lo Stato c'è, c'é sempre, non si lascia mai distrarre da tutti quelli che sono i suoi compiti su tutti i fronti. Abbiamo lavorato tanto, lo Stato in tutte le sue componenti ovviamente. Perché questi risultati si raggiungono solo se c'è una grande abnegazione da parte di tutti i comparti interessati, in particolare l'agenzia dei servizi di intelligence, l'Aise, la Farnesina con l'unità di crisi, con il lavoro del ministro Di Maio, l'autorità giudiziaria italiana, componenti della Difesa: tutto un Sistema Italia", ha detto il premier Conte.
"Quando lavoriamo insieme, coesi, quando dimostriamo di essere concentrati sugli obiettivi che ci stanno a cuore, noi ce la facciamo sempre e ce la faremo sempre. Questo è un bel giorno - continua - Siamo contenti per Silvia, per i suoi genitori, i suoi familiari e tutti gli italiani che hanno trepidato per questa attesa che è stata molto lunga. Ovviamente abbiamo avuto delle prove della sua esistenza in vita, ma sono operazioni che vengono condotte col massimo riserbo. Eravamo ormai in dirittura finale da qualche mese, ma erano notizie che sono sempre state mantenute nella massima riservatezza".
Il ministro Di Maio ha quindi ringraziato "a nome del ministero degli Esteri tutte le persone che hanno lavorato a riportare Silvia Romano in Italia, in questa giornata, la festa della mamma. Un augurio speciale alla mamma di Silvia e un saluto a tutte le mamme, ai genitori, ai parenti di altri cittadini che purtroppo sono ancora in uno stato di prigionia all'estero. Lavoreremo come abbiamo lavorato per Silvia Romano per riportarli indietro. Lo Stato non lascia indietro nessuno e il lavoro fatto dalla Farnesina, dall'intelligence, dal presidente del Consiglio, da tutti gli uomini e le donne che hanno lavorato a riportarla a casa, è un lavoro che andrà avanti. Non da domani, ma dalle prossime ore come abbiamo sempre fatto".