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28 marzo 2024

Treviso

Si droga da vent’anni, incubo per i genitori: allontanata da casa

La 36enne rubava in casa e batteva sulla porta della loro camera da letto per ore se non le davano soldi

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Si droga da vent’anni, incubo per i genitori: allontanata da casa

TREVISO – Vent’anni da incubo quelli vissuti dai genitori di una ragazza la cui vita è stata praticamente da sempre compromessa dalla droga. Esasperati dalla situazione, dopo un’infinità di tentativi di recuperarla, non ce l’hanno più fatta e si sono rivolti alla polizia denunciando quanto continuavano a subire da tempo a causa della figlia, oggi 36enne. Per questo, in seguito alle indagini della squadra mobile della Questura di Treviso, è stato emesso un provvedimento che prevede l’allontanamento da casa della tossicodipendente: non potrà più avvicinarsi alla casa di famiglia e neppure ai luoghi frequentati dai genitori e dal fratello.

I genitori, in particolare, hanno subito negli anni situazioni umilianti a non finire ed anche botte. Per ottenere i soldi necessari a comprarsi la droga era arrivata addirittura a battere sulla porta della loro camera da letto per tutta la notte, oppure a chiamarli al telefono in continuazione fino a portarli all’esasperazione. Se loro non consegnavano i soldi lei rubava qualsiasi cosa potesse avere un valore in casa e poi la rivendeva, o la barattava con la cocaina da cui era diventata dipendente col passare degli anni.

 

I problemi la ragazza aveva iniziato ad averli alle scuole superiori. Qui aveva cominciato a fare uso di droghe leggere, ma poi c’è  stato il passaggio a quelle pesanti e non è più riuscita ad uscirne. I genitori, persone con una certa disponibilità economica, hanno tentato in tutti i modi di recuperarla, facendola seguire specialisti e comunità di recupero. Ma dopo un periodo in cui dava segni di miglioramento seguiva sempre una ricaduta.

Si era iscritta anche all’università a Padova, riuscendo a dare qualche esame, ma la vita fuori casa l’aveva portata velocemente a fare un uso smodato da stupefacenti, dovendo poi mollare gli studi.

 

Una volta tornata a Treviso aveva fatto diventare l’abitazione dei genitori un luogo in cui andavano e venivano spacciatori e dove si consumavano stupefacenti. Una situazione intollerabile per i genitori, i quali dovevano fare i conti pure con gli scatti d’ira della giovane, la quale talvolta metteva loro le mani addosso, come comprovato da alcune denunce – quasi tutte poi ritirate – sporte in seguito ad episodi violenti. Erano riusciti a darle un lavoro nella ditta di famiglia, ma la droga non riusciva a lasciarle spazio per condurre una vita normale ed anche in questo caso aveva poi lasciato perdere.

 

Negli ultimi tempi era arrivata come detto a rubare in casa, a spaccare tutto quello che trovava per ricattare i genitori e convincerli a darle dei soldi, se non a chiamarli in continuazione nel cuore della notte, oppure a battere sulla porta della loro camera da letto per ore. I genitori, con grande sofferenza, ma costretti a farlo proprio per salvaguardare la loro di esistenza, nelle scorse settimane sono arrivati a decidere di richiedere l’allontanamento.

Da ieri, giorno in cui è stato emesso il provvedimento dall’autorità giudiziaria, la 36enne deve restare lontana da loro.

 

(Nella foto il capo della squadra mobile, Enrico Biasutti, mentre illustra il caso)

 


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