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29 marzo 2024

Treviso

SGUARDO SUL MONDO L' America latina messa in ginocchio dal Coronavirus

Mentre i venezuelani migrano dal loro Paese e in Perù c'è il numero di vittime più alto del mondo, i governanti approfittano della pandemia per deforestare l'Amazzonia

| Roberto Grigoletto |

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SGUARDO SUL MONDO L' America latina messa in ginocchio dal Coronavirus

TREVISO - Dodici milioni i contagiati. 400.000 i morti. Ma il Covid non ha smesso di mettere alla prova l’America latina. Il Perù è il paese al mondo con il numero maggiore di vittime rispetto a quello degli abitanti: del resto come si fa a dire alla gente di restare a casa quando una abitazione non ce l’hanno e il settanta per cento è in strada ogni giorno alla ricerca di un lavoro? E’ però l’Argentina in questo momento lo stato che più sta soffrendo. E poi i 5 milioni di cittadini che hanno abbandonato il Venezuela, svuotandolo letteralmente: sono a spasso in lungo e in largo per il continente e nessuno bada loro, tranne il virus.

Ci siamo fatti accompagnare in questo viaggio virtuale in Sud America dal collega Bruno Desidera, giornalista che collabora con l’agenzia di stampa cattolica Sir. Di questa parte del mondo si occupa e ne scrive da anni, sempre in contatto con le conferenze episcopali e i missionari. “Il Covid, che ha colpito duramente il continente, ha fatto emergere tutte le fragilità di un territorio e della sua politica: corruzione, squilibri sociali, povertà”. Una pentola in ebollizione. Un anno fa le piazze si riempivano di manifestanti in Ecuador, Cile, Colombia, Bolivia. “Poi tra giugno e agosto, quando c’è stato il picco, si sono svuotate; adesso che il virus, come da noi la scorsa estate, ha un po’ rallentato la sua corsa, sono riemerse tutte le tensioni per i problemi rimasti irrisolti, dalle ingiustizie sociali alla disoccupazione e alla fame”. Mancava solo l’incosciente politica negazionista di Bolsonaro che in Brasile ha provocato tra gli ottanta e i centomila contagi al giorno.

“Per fortuna, a riempire i vuoti lasciati dallo Stato ci sono i missionari che hanno costruito ambulatori medici, mense, case di riposo”. Soprattutto hanno creato quel senso di comunità che è stata la barriera autentica alla propagazione del virus. Il quale non a caso si è diffuso dove più alta risulta la densità abitativa: San Paolo del Brasile, Buenos Aires, Città del Messico, Lima. “Ma la cosa più grave ancora è che si stia approfittando del Covid-19 per distruggere il più grande polmone verde del mondo: l’Amazzonia”. Qui il virus, penetrato attraverso il corridoio fluviale fino al Rio delle Amazzoni, ha fatto morire 35.000 persone, ma la preoccupazione del Governo è di sbrigarsi a deforestare la regione: “Circola un audio, sfuggito da un Consiglio dei ministri, in cui si raccomanda di muoversi a mettere in pratica progetti di latifondi e piani estrattivi”. Nel continente dove più di tutti si muore.

 



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Roberto Grigoletto

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