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25 aprile 2024

Conegliano

SFRUTTAVA I TRANS E LI PICCHIAVA CON UNA CATENA

Un 63enne pretendeva denaro e prestazioni da quelli che si prostituiscono lungo la Pontebbana: per chi non ci stava erano dolori

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SAN FIOR/MONTEBELLUNACon lui o contro di lui. Lo sapevano i transessuali che si prostituiscono lungo la Pontebbana. E per chi cercava di non stare alle sue condizioni erano dolori, tanto da finire in ospedale con testa fracassata.

È il caso di un trans sudamericano sui trent’anni che ha fatto partire l’indagine dei carabinieri di Montebelluna che ha portato alla denuncia e agli arresti domiciliari per il 63enne Roberto Celotto di San Fior. L’uomo, invalido civile, dovrà rispondere di lesioni personali, sfruttamento della prostituzione ed estorsione.

Le indagini sono partite in seguito alla segnalazione di una dottoressa del pronto soccorso di Montebelluna che aveva curato il sudamericano presentatosi con la faccia piena di sangue e delle profonde ferite alla testa. Aveva dichiarato di essere caduto accidentalmente, ma la dottoressa non ci aveva creduto ed aveva chiamato i carabinieri. Una volta tranquillatosi il trans aveva chiarito come fossero andate le cose: un tale soprannominato “Roby”, Roberto Celotto, appunto, secondo il suo racconto l’aveva picchiato selvaggiamente utilizzando una catena di quelle che si usano per legare i motorini (in foto).

Questo perché si era rifiutato di essere “protetto” da lui. Infatti Celotto, secondo quanto ricostruito dai carabinieri, faceva servizio di “taxi” portando i viados da casa alla strada per 10 euro e poi ne pretendeva 5 per ogni marchetta (in una sera potevano essere dalle cinque alle dieci in media).

Sembra, inoltre, che pretendesse anche di avere dei rapporti sessuali particolarmente violenti. Cosa che, sempre stando agli accertamenti, avrebbe fatto per un bel periodo con almeno sei transessuali.  Quello finito all’ospedale aveva tentato di non sottostare a questo meccanismo, ed aveva pagato in quel modo.

Dopo di lui anche un altro transessuale ha detto di aver subito lo stesso trattamento, e di essere stato picchiato sempre con la stessa catena. Un’esperienza terrificante che gli aveva fatto decidere di trasferirsi in Piemonte. Un terzo viado ha dato delle conferme sui trattamenti che venivano riservati ai transessuali. MC

 


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