Lo sfogo di Szumski dopo il 2 giugno: "In questa Repubblica non c'è molto da celebrare"
“Come di prassi negli ultimi anni, la festa della Repubblica non è stata celebrata dall'amministrazione comunale. A parte l’obbligo, obtorto collo, di issare la bandiera sul pennone municipale"
SANTA LUCIA DI PIAVE - “Come di prassi negli ultimi anni, la festa della Repubblica non è stata celebrata dall'amministrazione comunale. A parte l’obbligo, obtorto collo, di issare la bandiera sul pennone municipale. Perché in questa Repubblica, indipendentemente dagli attuali accadimenti, da tempo non c’è molto da celebrare, soprattutto in quelle comunità che, pur con i propri limiti, cercano da decenni di essere ligie alle regole, di amministrare con oculatezza, di erogare i servizi ai propri cittadini”.
È lo sfogo del sindaco di Santa Lucia, Riccardo Szumski. In un articolo tratto dal sito www.anutel.it si legge che “un ente locale su sei (e uno ogni tre al Sud) ha i bilanci schiacciati dalle mancate entrate e chiude i conti in disavanzo”.
“Questo report individua puntualmente e certifica la non esistenza di una Repubblica in cui le regole sono uguali per tutti – aggiunge il primo cittadino -. Anzi certifica, cosa ormai nota a tutti, le disuguaglianze. E la colpa delle disuguaglianze la si vuole scaricare addirittura sulle realtà virtuose. Certo poi nessuno può pretendere che si faccia festa e si accettino tacitamente i soliti discorsi retorici di presidenti che avallano da anni queste palesi ingiustizie”.