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25 aprile 2024

Montebelluna

La sfida di Giorgia, da dipendente a startupper: a Montebelluna nasce Biostorie

Uno spazio di cosmetica consapevole: "Con la pandemia ho perso il lavoro. Ma ora realizzo il mio sogno".

| Margherita Zaniol |

| Margherita Zaniol |

Giorgia Dacquino, Biostorie

MONTEBELLUNA - 45 anni, 20 anni di esperienza in erboristeria, Giorgia Dacquino è l'anima di Biostorie, la nuova bioprofumeria esperienziale del marchio La Saponaria che sbarca per la prima volta nel Nord Italia e precisamente a Montebelluna in piazza Oberkochen. Sabato 15 maggio inaugura il nuovo spazio dedicato alla bellezza consapevole: non solo cosmetici ma anche corsi per creare da sè i propri prodotti in maniera naturale e sostenibile.

Con Biostorie Giorgia ha messo a segno il proprio riscatto. "Il lockdown ha portato ad un ridimensionamento del personale e il mio contratto non è stato rinnovato. Dopo l'inevitabile crisi ho pensato che fosse venuto il momento per fare qualcosa di mio. Ma nessuna banca voleva finanziare la mia start-up. Per fortuna grazie al Montello Fund, ho ottenuto un finanziamento di 30 mila euro per partire"

Giorgia nasce a Genova. A Venezia arriva per frequentare l'Accademia di Belle Arti. Ed è a Venezia che trova lavoro in un'erboristeria. "Il mio titolare ha creduto in me facendomi fare formazione sul campo". Per 20 anni Giorgia lavora in un'erboristeria di Mestre. "Poi decido di iscrivermi al corso di naturopatia per sviluppare competenze nel campo della cosmetica consapevole. Per questo motivo mi licenzio e trovo lavoro in un'altra erboristeria per poter gestire meglio il doppio percorso".

Arriva il lockdown e il suo contratto non viene rinnovato. Ma Giorgia non si perde d'animo. "Conoscevo i prodotti de La Saponaria e sono venuta a conoscenza del fatto che il gruppo-che nasce a Pesaro- cercasse la possibilità di arrivare anche al Nord. Così ho iniziato a chiedere un supporto per aprire l'attività". Dalle banche sono arrivati garbati rifiuti. "Non sono interessati a finanziare le start-up nonostante le belle parole. Per fortuna mi sono imbattuta in un bando comunale. Analogamente a quanto è successo a Treviso anche nei comuni del Montello, le amministrazioni selezionano progetti meritevoli e si fanno garanti per l'ottenimento di un finanziamento a tasso agevolato. Dopo un anno di lavoro, la mia idea è risultata vincente ed è stata finanziata".

Così Giorgia ha scelto il centro di Montebelluna per aprire il nuovo store. 60 mq per dare corpo ad un progetto, un’idea, una rete di luoghi dove scoprire la storia dei cosmetici consapevoli e creare nuove storie profumate. Il progetto Biostorie, dopo l'apertura dei negozi di Bastia Umbra, Fano, Rimini, Senigallia e Bologna sbarca così a Nordest. "Siamo molto felici di questo nuovo progetto nel nord Italia, quest'anno è già il secondo Biostorie ad aprire, è un progetto in cui crediamo molto, vogliamo che ogni Biostorie sia un punto di consapevolezza dove fare esperienze, ricevere consulenze e diffondere messaggi di ecosostenibilità, filiera corta, etica".

Non un semplice store, ma un posto dove fermarsi, scoprire la storia e la filiera dei cosmetici consapevoli e creare nuove storie profumate. Oltre alla vendita, infatti, la vera novità è data dall'area creazione: insegniamo alle donne a creare i propri prodotti in modo naturale, per evitare inquinamento e gli sprechi. “Quello che vogliamo proporre-spiegano dalla casa madre- sono dei corretti stili di vita. Noi ci proponiamo non solo come un punto vendita, ma anche come meta di consulenza, di divulgazione di sostenibilità e cultura etica, con eventi e workshop a tema”.

 

 



Margherita Zaniol

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