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08 ottobre 2024

Treviso

Settore della cultura e della creatività: in provincia di Treviso oltre 4mila aziende e 18mila addetti

Nella Marca prevalgono le attività riferite al comparto creativo: con oltre 2.500 unità rappresenta il 57% del totale

| Isabella Loschi |

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santa caterina

TREVISO - In provincia di Treviso si contano oltre 4.400 unità locali, fra sedi e filiali dipendenti, cui fanno riferimento oltre 18 mila addetti della filiera della cultura e della creatività. Crescono, in particolare, quelle riferite alla componente creativa, soprattutto comunicazione e design. Il Sistema culturale e creativo è oggetto di studio ormai da diversi decenni, perché ritenuto creatore di conoscenza e di innovazione, facilitatore nella trasmissione dei saperi all’intero sistema economico. Favorisce, inoltre, nella comunità locale, lo sviluppo sociale e la creazione di un senso di identità e di appartenenza al territorio.

Nella provincia di Treviso prevalgono le attività riferite al comparto creativo: con oltre 2.500 unità rappresenta il 57% del totale. Determinante, per la Marca, è la maggior presenza di attività legate all’artigianato: sono quasi un terzo del totale (in particolare specializzazioni produttive come il legno e mobile trevigiano), dove si concentrano i due terzi degli addetti. Di rilievo, per Treviso, è anche il peso delle attività di architettura e design: il comparto rappresenta il 14% del totale (dato superiore alla media veneta ed italiana) ed è costituito soprattutto dalle attività di design. Attività, queste ultime, che rivestono un ruolo importante anche in altri settori produttivi provinciali, per la capacità di saper coniugare al gusto estetico anche la necessità di performance elevate, di sicurezza, di praticità (come, ad esempio, nello sportsystem, nell’industria del legno e del mobile o nell’occhialeria).

“A Treviso e a Belluno si possono visitare i luoghi natii di grandi artisti come Tiziano, Canova e Giorgione ed ammirarne le loro opere. Abbiamo musei che raccontano i successi della nostra storia imprenditoriale (come, ad esempio, il museo dell’occhiale e quello dedicato allo scarpone ed alla calzatura sportiva) - le parole del presidente della Camera di Commercio Mario Pozza - Condividere con la comunità, questo patrimonio dal valore inestimabile, è motivo di crescita sociale e favorisce il senso di identità e di appartenenza al territorio. La presenza di bellezze culturali e naturali, inoltre, crea attrattività e spendibilità anche dal punto di vista turistico. E il turismo è una leva importante a sostegno della nostra economia ed è occasione di visibilità per le nostre imprese. È partendo da queste premesse che ci sembrava utile approfondire la dimensione della filiera culturale e creativa nelle province di Treviso e di Belluno. È una filiera estesa, che comprende enti pubblici, organizzazioni non-profit, imprese private; che porta benefici economici anche ad altri settori produttivi”. “Basti pensare - prosegue Pozza – che, secondo alcuni studi, per ogni euro realizzato dalle imprese culturali e creative se ne attivano 1,8 in settori diversi, come turismo, trasporti, industria del made in Italy ad esempio. A Treviso e Belluno il sistema culturale e creativo ha generato quasi 1,8 miliardi: è una stima, che corrisponde a circa il 5% del valore aggiunto totale delle due province. Per quanto riguarda il perimetro di attività, il report preparato dal nostro Ufficio Studi si concentra sull’insieme della filiera costituito dalle imprese private che, in base al settore economico principale/prevalente, svolgono un’attività di tipo “culturale” o “creativo” così come viene definito dall’Istat, che considera come attività culturali quelle dedicate all’ideazione, produzione e distribuzione di beni e servizi culturali e come attività creative quelle che impiegano e utilizzano saperi e contenuti culturali come input per la produzione di beni e servizi non prettamente culturali ma con un contenuto spiccatamente innovativo o originale”.

“Anche come Camera di Commercio – prosegue il Presidente, - siamo in prima linea nella promozione del nostro patrimonio, naturale e culturale. Lo facciamo agendo su più fronti, con azioni che mirano a governare la leva del turismo in maniera coordinata e sostenibile e sostenendo iniziative che valorizzano la bellezza del fare impresa attraverso la bellezza del nostro territorio. Pensiamo, inoltre, che sia fondamentale investire nella formazione delle nuove generazioni e nell’innovazione. Abbiamo attive collaborazioni con ITS Academy Turismo Veneto, per dotare i giovani delle competenze giuste ad intercettare, e soddisfare, le nuove tendenze che vedono il turista sempre più digitale, attento alla sostenibilità e in cerca di destinazioni ed esperienze al di fuori dei circuiti noti. Abbiamo azioni mirate in tema di orientamento al lavoro e contribuiamo alla progettualità di GenerAZIONE2026, consapevoli che rappresenta non solo un’occasione per i ragazzi di crescita educativa basata sui valori e sullo spirito che animano i Giochi Olimpici e Paralimpici, ma è anche, in vista dell’appuntamento Milano Cortina 2026, un’opportunità di promozione delle eccellenze culturali, artistiche ed imprenditoriali di Belluno e di Treviso”.


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