La sentenza che obbliga i comuni a pagare le rette delle Rsa, per i non autosufficienti, apre molte incognite
Bigon: "Comuni, famiglie e centri servizi in difficoltà. Sia fatta chiarezza normativa, serve intervento deciso in Conferenza Stato-Regioni"

MASER / MONTEBELLUNA – La recente sentenza del Consiglio di Stato che ha respinto il ricorso del Comune di Maser solleva molte preoccupazioni tra le amministrazioni locali, relativamente ai costi delle rette per gli ospiti non autosufficienti nelle case di riposo (Rsa). Con la decisione del 31 gennaio scorso, i giudici hanno stabilito che spetta ai Comuni coprire la differenza tra l'Isee dell'utente e il costo totale della retta. Una sentenza legittima ma che ha creato un precedente giuridico allarmante per le Municipalità, non solo per il Comune di Maser direttamente coinvolto per il caso di un anziano ospite della Casa di Riposo Umberto I di Montebelluna. Diversi sindaci della Marca trevigiana si sono detti preoccupati ma ora anche dagli enti superiori arrivano delle prese di posizione sulla questione.
Anna Maria Bigon, consigliera regionale del Partito Democratico, in relazione al caos afferma: "Non discutiamo, naturalmente, le sentenze dei giudici e l’applicazione della legge. Serve però stabilire regole chiare, trovando un punto di caduta tra le esigenze delle famiglie in difficoltà, le difficoltà economiche e di personale degli istituti per anziani, e le scarsissime risorse a disposizione degli Enti locali. Nel luglio scorso ho depositato una mozione in Consiglio regionale per chiedere alla Giunta di farsi parte attiva in Conferenza Stato-Regioni per trovare una via risolutiva al problema. Da troppo tempo i direttori delle case di riposo e gli amministratori lanciano l’allarme: i costi sono sempre più alti, e senza una normativa adeguata il sistema rischia di implodere".
L'esponente dem aggiunge che "in Veneto, il costo medio a carico delle famiglie per il soggiorno di una persona non autosufficiente, si attesta sui 2.200 euro mensili. La tariffa media per un ricovero senza impegnativa è di 87,83 euro al giorno, con prezzi che oscillano tra 71,00 e 135,20 euro, mentre con impegnativa regionale il costo medio giornaliero scende a 63,87 euro, con un range compreso tra 51,00 e 95,70 euro. Queste cifre, particolarmente elevate, pongono un peso sempre più gravoso sulle spalle degli ospiti e delle loro famiglie, costringendoli a sacrifici economici difficilmente sostenibili. In sintesi - conclude Bigon - chiediamo alla Regione di iniziare subito il dialogo a livello nazionale. Una cosa la Regione può farla subito: ovvero la riforma delle Ipab e la messa a disposizione di risorse aggiuntive per le strutture, scongiurando così ulteriori aumenti delle tariffe in attesa di un quadro normativo chiarificatore”.
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