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29 marzo 2024

Vittorio Veneto

La scure sull’ospedale: via 500 mila euro all’anno di personale

Giuseppe Costa infuriato: 15 mila cittadini presi per i fondelli. Rimettiamo in piedi il comitato anti-tagli

| Emanuela Da Ros |

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La scure sull’ospedale: via 500 mila euro all’anno di personale

VITTORIO VENETO - Attenzione: l’ospedale di Vittorio rischia grosso. L’avvertimento viene dal consigliere comunale Giuseppe Costa. Che oggi (e oggi è pure il suo 70° compleanno) non soffia le candeline, ma invita le fiammelle di 15 mila e 180 firme ad ardere di più. “Tra maggio e agosto dello scorso anno – spiega Costa – a Vittorio Veneto e in tutta la Vallata sono state raccolte oltre 15mila firme con l’obiettivo di non depauperare dei servizi indispensabili il nosocomio di Vittorio Veneto. La gente – in questa petizione - ci ha messo la faccia, il nome, il cognome e l’indirizzo

 

Forte del risultato raggiunto, il comitato che promuoveva la battaglia si è rivolto alla V^ Commissione consiliare del Veneto per ribadire: il servizio di chirurgia a Vittorio Veneto deve funzionare sette giorni su sette; devono restare in loco i quattro posti di terapia intensiva e il primariato di ortopedia. Conclusione? La battaglia per vedere riconosciuti questi diritti fondamentali presso le istituzioni è stata vinta: la giunta regionale ha confermato che le richieste sarebbero state accolte.”

 

Vittoria definitiva? No, dice Costa. “Ora il Piano Triennale dell’Ulss 7 rimangia quanto deciso dalla giunta regionale. Sopprime il primariato di ortopedia, limita il servizio chirurgico ai giorni feriali e cancella i quattro posti di terapia intensiva. Non solo: riduce i posti letti extraospedalieri, cioé quelli delle case di riposo ecc. In sostanza nell’area vittoriese il piano del direttore dell’Ulss 7 taglia 500 mila euro all’anno di spese di personale con un piano attuativo che è peggiorativo rispetto a quello regionale”. Il che è come dire: tante firme per nulla. E allora? “Allora – sostiene Giuseppe Costa – è mia intenzione rimettere in movimento l’operazione di salvaguardia dell’ospedale di Vittorio Veneto che dal maggio al luglio del 2013 ha coinvolto oltre 15 mila persone”.

 

Dott. Costa, il sindaco Tonon ha dichiarato di essere lui stesso uno dei firmatari della petizione-salva-ospedale, ma di non avere – da amministratore – i requisiti per incidere sul Piano triennale dell’Uls7. Che ne pensa? “Penso che il sindaco si stia mettendo in una posizione diversa dai 15 mila trevigiani che hanno firmato insieme a lui la sottoscrizione. Penso che il ruolo dell’amministrazione possa avere un peso all’interno dell’Ulss, soprattutto quando obiettivi della giunta comunale e della giunta regionale coincidono”.

 


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