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28 marzo 2024

Cronaca

Scuola, ecco i nomi dei Prof migliori d'Italia

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Scuola, ecco i nomi dei Prof migliori d'Italia

Annamaria Berenzi, docente di matematica in una sezione ospedaliera di Brescia, Daniela Ferrarello, insegnante di matematica in una sezione carceraria di Catania, Consolata Maria Franco, docente di italiano nel carcere minorile di Nisida, Dario Gasparo, insegnante di scienze in un istituto comprensivo di Trieste e Antonio Silvagni, docente di latino e materie letterarie in un istituto superiore di Arzignano (VI).

Sono i cinque vincitori della prima edizione del Premio Nazionale Insegnanti - Italian Teacher Prize, gemellato con il Global Teacher Prize. In cima al podio Annamaria Berenzi. Alla prima finalista andrà un premio pari a 50mila euro, gli altri quattro riceveranno 30mila euro ciascuno. Il premio in denaro verrà assegnato direttamente alle scuole delle e dei docenti vincitori per la realizzazione di attività e progetti promossi e coordinati dalle e dai premiati. I nomi dei vincitori, annunciati oggi al Miur dalla ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Valeria Fedeli sono il frutto di una selezione effettuata fra oltre 11mila profili arrivati al Ministero.

I docenti potevano candidarsi o essere candidati da colleghe e colleghi, studentesse e studenti o dalle famiglie. Una giuria interna al Miur ha operato una prima fase di selezione, arrivando ad una rosa di 50 finalisti. Fra questi, una Giuria Nazionale composta dalla Presidente della Rai Monica Maggioni, dallo scrittore e docente Eraldo Affinati e dal professor Nando Dalla Chiesa, ha individuato prima i 10 finalisti e poi i 5 vincitori. ''Oggi arriviamo alla fine di un percorso iniziato un anno fa. Questo premio -ha spiegato la ministra Fedeli- è nato con lo scopo di valorizzare il ruolo delle e degli insegnanti nella società, portando all’attenzione di tutti le esperienze di quelle e quei docenti che sono riusciti ad ispirare in modo particolare le proprie studentesse e i propri studenti e che hanno prodotto un cambiamento rilevante nella comunità scolastica di appartenenza''.

''Attraverso le storie di queste e questi docenti -ha detto- vogliamo raccontare quanto sia fondamentale la scuola per le nostre ragazze e i nostri ragazzi. Oggi diamo un riconoscimento a insegnanti che hanno saputo fare scuola oltre la scuola, aprendo alle studentesse e agli studenti mondi e orizzonti non tradizionali''.

"Come previsto dal bando dobbiamo decretare delle vincitrici e dei vincitori, ma oggi a vincere non sono solo cinque insegnanti. Vince la scuola e vincono tutte e tutti coloro che accompagnano ogni giorno, con passione e dedizione, le nostre ragazze e i nostri ragazzi verso il loro futuro -ha concluso Fedeli- Insegnare significa imprimere un segno. Il ruolo delle e dei docenti è essenziale per lo sviluppo di un Paese, non dobbiamo mai dimenticarlo''. ''Oggi arriviamo alla fine di un percorso iniziato un anno fa. Questo premio -ha spiegato la ministra Fedeli- è nato con lo scopo di valorizzare il ruolo delle e degli insegnanti nella società, portando all'attenzione di tutti le esperienze di quelle e quei docenti che sono riusciti ad ispirare in modo particolare le proprie studentesse e i propri studenti e che hanno prodotto un cambiamento rilevante nella comunità scolastica di appartenenza''. ''Attraverso le storie di queste e questi docenti -ha detto- vogliamo raccontare quanto sia fondamentale la scuola per le nostre ragazze e i nostri ragazzi.

Oggi diamo un riconoscimento a insegnanti che hanno saputo fare scuola oltre la scuola, aprendo alle studentesse e agli studenti mondi e orizzonti non tradizionali''. "Come previsto dal bando dobbiamo decretare delle vincitrici e dei vincitori, ma oggi a vincere non sono solo cinque insegnanti. Vince la scuola e vincono tutte e tutti coloro che accompagnano ogni giorno, con passione e dedizione, le nostre ragazze e i nostri ragazzi verso il loro futuro -ha concluso Fedeli- Insegnare significa imprimere un segno. Il ruolo delle e dei docenti è essenziale per lo sviluppo di un Paese, non dobbiamo mai dimenticarlo''.

 



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