La scultura in gesso della testa di Teseo, esposta al pubblico per la prima volta
Il Museo Gypsotheca Antonio Canova di Possagno ha inaugurato la mostra: “Canova e la Nascita della Scultura Moderna”

POSSAGNO – Il Museo Gypsotheca Antonio Canova di Possagno ospita, fino al 21 giugno 2025, la mostra "Canova e la nascita della scultura moderna", un'importantissima rassegna che celebra il capolavoro giovanile di Antonio Canova: il Teseo sul Minotauro. L'esposizione, curata dalla prof.ssa Elena Catra, offre un’occasione unica per esplorare la transizione dall'arte barocca a quella neoclassica attraverso uno dei lavori più significativi dell'artista veneto. Per la prima volta, il pubblico potrà ammirare la scultura in gesso della testa di Teseo, un’opera proveniente da una collezione privata e in comodato gratuito, che arricchisce la collezione del museo. Accanto a questo, verranno esposti il calco e il modellino in gesso del gruppo scultoreo, oltre a incisioni e documentazioni storiche che ne tracciano la genesi e l’impatto sull’arte dell'epoca.
Il Teseo sul Minotauro, realizzato da Canova nel 1783, segna un punto di svolta nella storia dell'arte, segnando il passaggio dagli ideali barocchi ai principi estetici del Neoclassicismo. Canova, in questa sua opera giovanile, abbandonò le influenze barocche per abbracciare un nuovo linguaggio scultoreo, ispirato alla purezza delle forme classiche. “Con il Teseo sul Minotauro si apre un capitolo fondamentale della scultura moderna”, afferma Massimo Zanetti, Presidente della Fondazione Canova Onlus. “Questa mostra segna l'inizio di un percorso artistico che continua a rafforzare il nostro impegno nella valorizzazione dell’opera di Canova.” La mostra si sviluppa anche nella Casa natale di Canova, dove si potranno osservare incisioni come l’acquaforte Teseo sul Minotauro, realizzata su invenzione di Canova, con disegno di Salesa Bonaventura e incisa da Raffaello Morghen. Inoltre, saranno presentate pubblicazioni storiche che contestualizzano l’importanza dell'opera nella produzione dell’artista.
"La realizzazione del Teseo sul Minotauro rappresenta un momento cruciale nel percorso di Canova. Questo capolavoro, creato durante il suo primo soggiorno a Roma, segna un decisivo cambiamento nel suo approccio alla scultura, definendo le basi del linguaggio neoclassico”, spiega Moira Mascotto, Direttore del Museo Gypsotheca Antonio Canova. “Il confronto con personalità come Gavin Hamilton e l’ambasciatore Zulian fu determinante nel suo processo creativo, spingendo Canova a un’evoluzione che ha influenzato tutta la scultura moderna.” Il 1783 è considerato dagli storici dell'arte come l'inizio di una nuova era. In quell’anno, infatti, Canova completò la scultura che, oltre a segnare il suo passaggio a un nuovo stile, lo proiettò nell’Olimpo degli artisti, tanto che venne descritto dai contemporanei come un “nuovo Fidia”, destinato a diventare uno dei più grandi scultori di tutti i tempi.
Durante il periodo romano, Canova fu supportato dall’ambasciatore veneto Girolamo Zulian, che gli offrì un blocco di marmo e lo incoraggiò a esplorare nuovi soggetti. Inizialmente, l'artista pensò di rappresentare una scena dinamica, ma alla fine optò per una composizione più statica e contemplativa, con Teseo che, dopo aver sconfitto il Minotauro, siede sul corpo del mostro in un gesto di trionfo. La scelta di Canova di ritrarre il momento di quiete, piuttosto che il combattimento stesso, si distacca nettamente dalle convenzioni barocche, che privilegiavano la drammaticità e l'azione. Il Teseo sul Minotauro ricevette immediatamente un grande successo. Nel 1787, l’opera venne acquistata dal conte viennese Joseph Johann Graf von Fries, che commissionò anche un’incisione con la scultura sullo sfondo, realizzata da Raffaello Morghen. Dopo la morte di Fries, l'opera passò nelle collezioni del marchese di Londonderry e, infine, fu acquisita dal Victoria and Albert Museum di Londra, dove tuttora si trova.
Iscriviti alla Newsletter di OggiTreviso. E' Gratis
Ogni mattina le notizie dalla tua città, dalla regione, dall'Italia e dal mondo