PAESE - Dopo le scritte no vax sui muri delle scuole elementari Pascoli a Castagnole di Paese apparse sabato notte, questa mattina insulti e minacce sono comparsi sotto il post del sindaco di Paese, Katia Uberti, che sulla sua pagina Facebook ha condannato gli autori (ancora ignoti) dell’imbrattamento dei muri esterni della scuola.

“Io non sono una persona che si fa intimidire. Per questo nei prossimi giorni farò una seconda denuncia, questa volta a titolo personale dopo quella già presentata dal Comune: ora sono al lavoro i carabinieri per identificare i vili che si nascondono dietro ai profili fake che hanno riempito la mia bacheca Facebook con assurdità deliranti”, le parole del sindaco Uberti.

“Katia Uberti vaffa - si legge tra i commenti - prima di tutto divulga la verità sui gravi danni alla salute che subiscono coloro che si fanno inoculare quella m… avverti le famiglie dicendo loro la verità”. Poi sono arrivate anche le minacce: “Bada che sia tutta la verità, non solo quello che ti fa comodo: allora noi "V-V" smetteremo di toccare le scuole del tuo Comune, altrimenti preparati perché abbiamo il vizietto di ripassare e ripassare - scrivono ancora - La risposta (il fatto di aver imbrattato la scuola, n.d.r.) è del tutto giusta e proporzionata all'infame crimine che voi m...naziste commettete ogni giorno quando dite ai genitori dei bambini che i vaccini covid sono sicuri ed efficaci”.

“Una intimidazione gravissima - ha detto Katia Uberti - a cui non voglio sottostare. La verità scientifica sui vaccini non può essere disconosciuta: ognuno ha il diritto di pensarla come crede ma nessuno si può arrogare la libertà di imbrattare edifici pubblici con frasi vaneggianti, a maggior ragione se si tratta di scuole. E' ora di dire basta”.

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